COMIZIO PER LE REGIONALI

Manovra, Meloni da Napoli: “L’Italia è diventata di nuovo credibile”. Opposizione compatta sugli emendamenti

Ballo del Centrodestra al grido di “Chi non salta comunista è”, il Centrosinistra attacca la Legge di Bilancio e i 1600 emendamenti della maggioranza parlando di “assalto alla diligenza del loro stesso governo”

Manovra, Meloni da Napoli: “L’Italia è diventata di nuovo credibile”. Opposizione compatta sugli emendamenti

Show della premier Giorgia Meloni in un comizio andato in scena ieri, venerdì 14 novembre 2025, a Napoli nella campagna per le Regionali in Campania.

Edmondo Cirielli

Hanno fatto il giro dei media le immagini dal palco, col centro-destra a sostegno del candidato Edmondo Cirielli impegnato in un ballo corale al grido di “Chi non salta comunista è”.

IL VIDEO:

 

Meloni a Napoli per le Regionali difende la Manovra

Giorgia Meloni difende la Manovra e il lavoro del Governo dal palco del Palapartenope e ribadisce di aver costruito un’Italia più forte anche all’estero, assicurando che l’Esecutivo rimarrà in carica fino alla fine della legislatura.

Il riferimento è naturalmente al referendum confermativo (o meno) sulla Riforma della Giustizia:

“Se pensate che la Giustizia in Italia possa migliorare, allora il mio consiglio è votate Sì”.

Poi una stoccata diretta al Movimento 5 Stelle, che in Campania esprime il candidato governatore Roberto Fico (sostenuto anche dal Pd e dal resto del Centrosinistra):

“Abbiamo riportato i conti in ordine dopo decenni di sprechi, sul superbonus lasciato un debito da pagare 120 miliardi”.

Poi s’è scagliata contro il Pd sulla proposta di una tassa patrimoniale per bilanciare gli squilibri:

“Fin quando governiamo noi questa nazione, queste ricette bizzarrie tardo comuniste non passeranno”.

IL VIDEO DEL COMIZIO DAL PALCO DI NAPOLI

Centrosinistra favorito, il Centrodestra continua a sperare

Insomma una premier fiduciosa che in Campania si possano smentire i pronostici che danno favorita la compagine di Centrosinistra, critica sull’ultima manovra e unita nella presentazione di 16 emendamenti congiunti.

L’ex presidente della Camera Roberto Fico

Conte ripete basta armi, Fratoianni sottolinea che sono ormai 30 mesi con le industrie Italiane con il segno meno davanti, Magi evidenzia i 1600 emendamenti della maggioranza parlando di “assalto alla diligenza del loro stesso governo”, mentre per Schlein la manovra fa crescere le disuguaglianze.

Sul fronte opposto, Salvini attacca la CGIL, mentre Tajani difende una Finanziaria che punta a tutelare il “ceto medio che lavora che non va agli scioperi”.