Un grave episodio di violenza a sfondo antisemita ha avuto luogo alla Stazione Centrale di Milano nella giornata di lunedì 10 novembre 2025.
Un turista statunitense di religione ebraica, riconoscibile per la kippah che indossava, è stato brutalmente aggredito da un 25enne di origine pakistana, già noto alle forze dell’ordine.
Picchiato in stazione a Milano perché ebreo
L’ebreo ortodosso si trovava con un gruppo di connazionali nei pressi della banchina 8, in attesa del treno.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Ferroviaria, l’aggressore – appena giunto in stazione a bordo di un convoglio – si è avvicinato al gruppo e ha iniziato a inveire contro di loro con insulti a sfondo razziale e religioso.
Senza alcun apparente motivo, ha poi preso di mira uno dei presenti, colpendolo con violenza con calci e pugni fino a ferirlo alla testa con un pesante anello di ferro che aveva con sé.
Arrestato aggressore 25enne
Alcuni viaggiatori, testimoni della scena, hanno cercato di frapporsi tra l’aggressore e la vittima, offrendo riparo al colpito.
Un addetto alla sicurezza di FS Security, richiamato dalle urla, ha immediatamente allertato la Centrale Operativa della Polfer. Le pattuglie della Polizia Ferroviaria, già presenti in zona, sono riuscite a bloccare e arrestare l’uomo.
Successivamente, le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno confermato la dinamica dell’aggressione. L’uomo, alla vista del gruppo intento a consultare il tabellone delle partenze, ha prima inveito verbalmente e poi ha agito con violenza.
Turista trasportato in ospedale
L’ebreo statunitense è stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli. Fortunatamente, le sue condizioni non sono gravi. Il 25enne pakistano, invece, è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali aggravate da motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Si tratta di un soggetto già noto alle forze dell’ordine.
Il suo gesto ha suscitato sdegno e richieste di maggiore vigilanza contro i crimini d’odio. Il presidente della comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi ha espresso preoccupazione per l’episodio.
“Molti turisti ebrei, in particolare americani ma non solo, evitano di venire a Milano proprio per il clima d’odio che si respira e la paura di essere aggrediti. Ringrazio le forze dell’ordine prontamente intervenute, che hanno evitato che la situazione peggiorasse. Ma bisogna fare di più, intervenendo ad esempio a livello legislativo per evitare che i violenti siano messi in libertà dopo pochi giorni”.
L’aggressione ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sulla necessità di contrastare con fermezza ogni forma di discriminazione.