Un arsenale riconducibile ad Hamas è stato scoperto nel cuore dell’Europa. Le autorità austriache hanno rinvenuto a Vienna un deposito di armi che, secondo l’intelligence, sarebbe stato predisposto per potenziali attacchi terroristici contro istituzioni israeliane o ebraiche in Europa. L’operazione, frutto di settimane di indagini coordinate tra più Paesi, ha portato anche all’arresto a Londra di un cittadino britannico di 39 anni.
Le indagini e l’arresto
Il ministero dell’Interno di Vienna ha confermato che il materiale – cinque pistole e dieci caricatori – è stato trovato nascosto all’interno di una valigia in un locale affittato nella capitale austriaca.
“È probabile che le armi siano state introdotte in Austria in vista di possibili attacchi terroristici in Europa”, si legge nella nota ufficiale.
Secondo la Direzione per la Sicurezza dello Stato e l’Intelligence (DSN), le indagini si sono concentrate su una “organizzazione terroristica globale con legami con Hamas”. Il gruppo avrebbe trasferito le armi in Austria dopo averle acquistate in Germania. Le autorità tedesche ritengono che il deposito fosse parte di un piano più ampio per compiere attentati in territorio europeo.

La svolta è arrivata lunedì 3 novembre 2025, quando a Londra è stato arrestato il 39enne britannico Mohammed A., sospettato di avere “stretti legami con il nascondiglio di armi”. Secondo la procura federale tedesca, l’uomo avrebbe ricevuto le armi da uno dei tre presunti membri di Hamas arrestati a Berlino a inizio ottobre – Abed Al G., Wael F. M. e Ahamad I. – per poi trasportarle e nasconderle in Austria.
“Queste azioni erano finalizzate a preparare attacchi terroristici contro strutture israeliane o ebraiche in Germania”, precisa la procura.
I tre uomini arrestati in Germania – un tedesco di origine libanese, un libanese e un tedesco di origine siriana – restano in custodia cautelare. Secondo gli investigatori, erano coinvolti in un’operazione del braccio estero di Hamas volta a pianificare attentati in Europa.
La destra austriaca alza la voce, Hamas respinge ogni accusa
Non sono mancate le reazioni politiche. Il Partito della Libertà Austriaco (FPÖ), formazione di destra al governo, ha accusato le politiche di integrazione dei socialdemocratici di aver “trasformato Vienna in un rischio per la sicurezza di tutta Europa”, denunciando il “fallimento clamoroso dell’integrazione” e la diffusione dell’“Islam politico incontrollato”.
Hamas, da parte sua, ha respinto ogni accusa, negando qualsiasi legame con i sospettati e definendo “infondate” le affermazioni sull’esistenza di una cellula attiva in Europa.
Sparatoria nel quartiere turco di Vienna
Alla tensione legata alle indagini antiterrorismo si è aggiunto un episodio di cronaca nera che ha scosso la capitale austriaca. Nella serata di giovedì 6 novembre 2025, un uomo è morto e un altro è rimasto gravemente ferito in una sparatoria avvenuta in un ristorante turco nel quartiere di Ottakring.

Secondo quanto riferito dal quotidiano Kronen Zeitung, entrambe le vittime sono di nazionalità cecena, mentre il presunto assassino sarebbe un uomo di origine serba, fuggito con un complice. La polizia ha immediatamente transennato la zona e avviato una vasta caccia all’uomo.
Le prime indagini indicano che la sparatoria sarebbe nata da una lite tra le parti, degenerata in violenza: uno dei presenti avrebbe estratto un’arma e aperto il fuoco, colpendo i due avversari. Un primo arresto è avvenuto nelle ore successive, ma gli investigatori ritengono che il killer e il suo complice siano ancora in fuga. Si tratterebbe del secondo episodio di violenza nel quartiere in meno di 24 ore, dopo l’aggressione di un commerciante 54enne avvenuta il giorno precedente.