Due episodi di sangue, a poche ore di distanza e in due regioni diverse, scuotono l’Italia. A Boscoreale, in provincia di Napoli, e a Capizzi, nel Messinese, due ragazzi — uno di 18 e uno di 16 anni — sono morti in circostanze tragiche dopo essere stati colpiti da colpi d’arma da fuoco.
In entrambi i casi, sembra che i ragazzi uccisi non fossero le “vittime designate” dei rispettivi agguati.
Boscoreale, 18enne ucciso nella notte: colpito da un proiettile mentre era in piazza
Un ragazzo di 18 anni, Pasquale Nappo, incensurato e operaio, è morto dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola a Boscoreale, in provincia di Napoli.
Secondo una prima ricostruzione, il giovane si trovava in piazza Pace intorno alle 2:30 della scorsa notte quando due persone, arrivate a bordo di uno scooter, hanno esploso almeno un colpo di pistola ad altezza d’uomo.
Il proiettile ha colpito il 18enne nella zona dell’ascella. Soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Castellammare di Stabia, è morto poco dopo il suo arrivo.
I killer hanno sparato verso il gruppo, ma non si esclude che il bersaglio fosse qualcun altro. Pasquale, forse, è stato solo una vittima accidentale.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, che hanno avviato le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dell’agguato e risalire ai responsabili.
Non si conoscono ancora le cause dell’aggressione, ma gli investigatori non escludono nessuna pista: da una possibile lite degenerata fino a un agguato mirato. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona.
Capizzi (Messina), 16enne ucciso davanti a un bar: fermate tre persone
Poche ore dopo, un’altra tragedia si è consumata a Capizzi, in provincia di Messina. Un ragazzo di 16 anni, identificato come Giuseppe Di Dio, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco davanti a un bar in via Roma, mentre stava chiacchierando con alcuni amici.

Secondo le prime ricostruzioni, un’auto si è fermata nei pressi del locale: Giacomo Frasconà Filaro, 20 anni, è sceso dal veicolo con una pistola in pugno. A bordo ad attenderlo c’erano il fratello e il padre.
Quando gli è stato detto che “quello che cerchi non è qui”, Frasconà ha iniziato a sparare all’impazzata, centrando Di Dio al collo e ferendo anche un altro ragazzo di 22 anni. Dopodiché è risalto in auto ed è fuggito. E’ stato fermato nella notte con il padre e il fratello dai Carabinieri.
Due episodi che interrogano il Paese
Le due tragedie di Boscoreale e Capizzi accendono nuovamente i riflettori sulla violenza giovanile e sulla diffusione delle armi in Italia.
Due giovani vite spezzate, in contesti diversi ma con una dinamica simile: spari improvvisi, nel cuore della notte, e comunità sconvolte da episodi di violenza inspiegabile.
Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire i fatti e identificare i responsabili, mentre cresce l’allarme per un fenomeno che — soprattutto nelle aree più fragili — continua a mietere vittime sempre più giovani.
Sulla vicenda messinese è intervenuta con un commento anche la premier Giorgia Meloni:
“Un delitto assurdo e spietato.
Giuseppe, 16 anni, ucciso per errore davanti a un bar nel Messinese.
Dolore e rabbia per una vita innocente strappata alla sua famiglia.
Mi auguro che la giustizia sia rapida e severa verso i responsabili di questo orrore.
Il mio sentito cordoglio alla famiglia e alla comunità sconvolta da questa tragedia”.
Un delitto assurdo e spietato.
Giuseppe, 16 anni, ucciso per errore davanti a un bar nel Messinese.
Dolore e rabbia per una vita innocente strappata alla sua famiglia.
Mi auguro che la giustizia sia rapida e severa verso i responsabili di questo orrore.
Il mio sentito cordoglio…— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 2, 2025