Il Green Deal ha soffocato l’industria, e bisogna agire subito. Usa parole molto chiare il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un punto stampa alla Commissione Europea di Bruxelles, in occasione dell’ incontro con alcuni commissari europei.
Competitività: Urso, “Green Deal ha soffocato industria, agire subito. Italia e Germania in testa a riforme”
“In Consiglio europeo è emersa finalmente la volontà cambiare, di agire subito con determinazione, responsabilità e visione strategica”.
A guidare il fronte delle riforme ci sono l’Italia e la Germania:
“Le riforme devono essere radicali per rimuovere l’ideologia del Green Deal che ha soffocato l’industria e il lavoro europeo, portando alla strada del riscatto per il nostro Continente”.
Urso sta incontrando e incontrerà nei prossimi giorni i commissari europei per procedere rapidamente sulla linea tracciata:
“Bisogna agire subito nel settore dell’automotive, come in tanti altri in cui è necessario coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale”.
“Serve neutralità tecnologica. Siamo a punto svolta, dobbiamo essere determinati”
Il momento è decisivo, e potrebbe rappresentare secondo il ministro un punto di svolta.
“Servono realismo, flessibilità, pragmatismo, piena neutralità tecnologica per la scienza, la tecnologia, le imprese e i cittadini”.
“Serve un cambio di rotta radicale, come da tre anni indica il Governo Meloni, e finalmente con il supporto tutte associazioni di impresa stiamo raggiungendo l’obiettivo. E’ un punto di svolta, dobbiamo essere determinati”.
Secondo Urso, il Green Deal – vista la congiuntura attuale – è diventato oramai antistorico.
“Quando fu elaborato non c’era la guerra. Ue prenda atto che mondo è cambiato, rilanciamo nostre imprese”.
La concorrenza cinese
Un occhio di riguardo anche per la concorrenza in arrivo dall’Asia e in particolare dalla Cina.
“Abbiamo sempre sostenuto che l’Europa deve tutelarsi dalla concorrenza sleale, ad esempio dai prodotti cinesi e asiatici, che non trovando più spazio nel mercato Usa si stanno già dirigendo in maniera massiccia in Europa, con il rischio di spazzare via imprese e mercato se l’Ue non attuasse misure già previste”.
“L’Europa deve garantire approvvigionamento risorse strategiche, come la terre rare. Per questo abbiamo voluto un regolamento Ue e per questo il Governo ha fatto prima di altri un decreto legge per consentire alle nostre imprese di estrarre e lavorare le materie prime che servono al nostro territorio”.