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Trump non vedrà Kim: “Non abbiamo trovato tempo”

Giovedì il faccia a faccia con Xi in Corea del Sud: "Risolveremo molte questioni"

Trump non vedrà Kim: “Non abbiamo trovato tempo”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha escluso un incontro con il leader nordcoreano Kim Jong Un durante la sua visita in Corea del Sud, spiegando che la mancata riunione è dovuta unicamente a questioni di tempistica.

Trump non vedrà Kim: “Non abbiamo trovato tempo”

“Conosco molto bene Kim Jong Un, andiamo molto d’accordo. Non siamo riusciti a trovare una tempistica”, ha dichiarato Trump durante un incontro bilaterale con il presidente sudcoreano Lee Jae Myung, come riporta la Cnn. “Lavoreremo molto duramente con Kim Jong Un e con tutti gli altri per sistemare le cose”.

Le parole di Trump hanno riacceso le speculazioni su una possibile ripresa dei colloqui tra Washington e Pyongyang, dopo anni di silenzio diplomatico. Parlando ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, poco prima dell’atterraggio in Corea del Sud per il vertice APEC, il presidente americano ha lasciato intendere che il dialogo non è chiuso:

“A un certo punto dovremo confrontarci con la Corea del Nord. Credo che loro lo vogliano, e lo voglio anch’io”, ha detto Trump, aggiungendo che un nuovo incontro con Kim potrebbe avvenire “in un futuro non troppo lontano”.

Le relazioni con Pyongyang e la questione nucleare

L’apertura di Trump conferma l’approccio personale che il presidente ha sempre privilegiato nella gestione del dossier nordcoreano. L’allusione a una “reciproca volontà” di incontro suggerisce che, pur tra tensioni e incertezze, i canali di comunicazione tra Washington e Pyongyang non sono stati del tutto interrotti.

Il tema del programma nucleare nordcoreano rimane centrale nella geopolitica asiatica e costituisce un nodo di fondo anche per gli altri appuntamenti del tour di Trump, in particolare il vertice con il presidente cinese Xi Jinping, in programma domani, giovedì 30 ottobre 2025, a Busan, in Corea del Sud.

Opulenza e proteste in Corea del Sud

Oggi, 29 ottobre, Trump è stato accolto con grande cerimonia in Corea del Sud, dove ha incontrato il presidente Lee Jae Myung. Il pranzo di lavoro tra i due leader si è concluso con un dessert simbolico: brownies e mandarini decorati in oro, serviti su un piatto con la scritta “PACE” per celebrare quella che l’ufficio di Lee ha definito “un’epoca d’oro dell’alleanza Corea-Stati Uniti”.

Parallelamente, decine di manifestanti anti-USA si sono radunati nei pressi del Museo Nazionale di Gyeongju, dove si svolgeva l’incontro. Secondo la polizia, non ci sono stati scontri, ma i manifestanti esponevano cartelli con le scritte “NO Trump” e “Ritirare gli investimenti negli Stati Uniti”, come riferito dall’agenzia Yonhap. Proteste simili si sono registrate anche in altre zone della città.

Durante la visita, il presidente sudcoreano ha donato a Trump una replica di una corona d’oro del regno di Silla, simbolo di pace nella penisola coreana, e gli ha conferito la più alta onorificenza del Paese per il suo “contributo alla pace”.

Il presidente sudcoreano ha poi promesso al suo omologo Usa di aumentare la spesa militare del Paese.

“Il nostro bilancio, la nostra spesa militare, è piuttosto significativa e siamo al quinto posto in termini di spesa militare. Tuttavia, so che è importante continuare a ridurre l’onere della spesa militare e per la difesa, quindi continueremo ad aumentare la nostra spesa militare“, ha aggiunto Lee, che già da alcune settimane aveva annunciato la sua intenzione di aumentare la spesa per la difesa dellì8,2% su base annua entro il 2026, in linea con le pressioni di Washington che sta esortando i suoi alleati asiatici ad aumentare i loro bilanci militari a livelli simili a quelli della Nato.

L’atteso faccia a faccia con Xi Jinping

La Cina ha confermato che domani, 30 ottobre 2025, il presidente Xi Jinping incontrerà Donald Trump a margine del vertice APEC di Busan.

“Come concordato tra Cina e Stati Uniti, il presidente Xi Jinping incontrerà il presidente Donald Trump a Busan per colloqui approfonditi su questioni importanti”, ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri cinese.

L’incontro sarà il primo tra i due leader dopo sei anni, e avverrà in un clima di attese e tensioni commerciali.

Trump si è detto ottimista:

“Mi aspetto un incontro eccellente e credo che molte questioni saranno risolte. Abbiamo parlato con loro; non ci presenteremo a questo incontro senza preavviso. Penso che otterremo un ottimo risultato per il nostro Paese e per il mondo, davvero”, ha dichiarato a bordo dell’Air Force One, aggiungendo di “non essere sicuro” che la questione di Taiwan sarà trattata.

Trump non vedrà Kim: "Non abbiamo trovato tempo"
Trump e Xi durante uno dei loro incontri precedenti

Secondo le anticipazioni, i due presidenti discuteranno di relazioni bilaterali, commercio e sicurezza globale. Trump ha accennato a una possibile riduzione dei dazi imposti alla Cina, in cambio di impegni più severi da parte di Pechino sulla crisi del fentanyl.

I negoziatori di entrambe le capitali hanno già definito un “quadro per un accordo”, ma resta da capire se l’incontro riuscirà a trasformare l’intesa preliminare in una vera tregua nella guerra commerciale, che negli ultimi anni ha pesato sui mercati internazionali e sulle catene di produzione.

La tappa in Giappone: “Un uomo di pace”

Il viaggio asiatico di Trump ha incluso, nella giornata di ieri, una tappa in Giappone, dove il presidente ha ricevuto un’accoglienza calorosa dalla nuova premier Sanae Takaichi, prima donna a guidare il Paese.

Takaichi ha definito Trump “un uomo di pace” e ha annunciato la volontà di proporlo per il Premio Nobel, elogiandolo per i suoi “risultati senza precedenti” nella mediazione di conflitti internazionali, come i cessate il fuoco tra Cambogia e Thailandia e l’accordo di pace nella Striscia di Gaza.

Durante l’incontro al palazzo di Akasaka, Giappone e Stati Uniti hanno firmato un accordo strategico sulle catene di approvvigionamento di minerali critici e terre rare, una risposta diretta alle recenti restrizioni commerciali imposte da Pechino.

Trump ha lodato la premier giapponese, definendola “una delle più grandi prime ministre”, e ha ribadito che “Washington è un alleato del più alto livello”. Il presidente ha anche incontrato le famiglie dei cittadini giapponesi rapiti dalla Corea del Nord, assicurando loro che “gli Stati Uniti sono completamente al loro fianco”.

Un viaggio strategico

Il tour asiatico del tycoon si inserisce in una fase cruciale per gli equilibri geopolitici globali. Tra il mancato incontro con Kim Jong Un e il vertice imminente con Xi Jinping, il presidente americano si muove lungo una linea sottile tra diplomazia e pressione strategica.

L’obiettivo è duplice: riaprire i canali di dialogo con la Corea del Nord e ristabilire un equilibrio economico con la Cina, senza inasprire ulteriormente le tensioni che da anni segnano le relazioni tra Washington e l’Asia orientale.