Si è svolta questa mattina – venerdì 24 ottobre 2025 – al Quirinale la cerimonia di consegna delle onorificenze ai nuovi Alfieri del Lavoro, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono 25 i migliori studenti d’Italia insigniti della Medaglia del Presidente della Repubblica, simbolo del merito e dell’impegno nello studio.
La cerimonia
I premiati, provenienti da 14 regioni italiane e da Francoforte, rappresentano l’eccellenza del sistema scolastico nazionale. Hanno tutti concluso la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti e vengono segnalati dai presidi, uno per provincia, in base ai risultati ottenuti e al percorso di studi.
L’onorificenza, istituita nel 1961 dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, è assegnata ogni anno in occasione della consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro nominati durante la Festa della Repubblica.
I 25 studenti premiati come Alfieri del Lavoro
Tra i 25 Alfieri premiati figurano:
- Serena Affaitati (Francoforte),
- Alisia Gabriela Di Panfilo (Teramo),
- Giorgio Basilotta (Catania),
- Gaia Ruggiero (Pescara),
- Alessandro Altieri (Bari),
- Giada Baratto (Padova),
- Alessandro Bellusci (Torino),
- Lorenzo Benericetti (Pisa),
- Alice Bordet (Ravenna),
- Alfredo Marco Caccamo (Reggio Calabria),
- Guerrino Davide Cassella (Caserta),
- Stella Ferla (Cremona),
- Emma Gasser (Bolzano),
- Giorgio Giglio (Roma),
- Luisa Iorio (Napoli),
- Valentino Lai (Sud Sardegna),
- Maria Teresa Leone (Siena),
- Andrea Manica (Taranto),
- Filippo Nicotra (Enna),
- Tiziano Pilz (Verona),
- Martina Sechi (Oristano),
- Sofia Soldavini (Varese),
- Lucrezia Luciana Teti (Alessandria),
- Vittorio Antonio Trobia (Brindisi),
- Hoara Vaira (Pesaro e Urbino).
Un piacere accogliere oggi alla Camera i 25 studenti Alfieri del lavoro 2025. Ragazzi, complimenti per il vostro brillante percorso e i migliori auguri per la vostra carriera formativa e professionale. pic.twitter.com/h1oV5QVr3G
— Lorenzo Fontana (@Fontana3Lorenzo) October 23, 2025
Alla cerimonia ha preso parte anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha rivolto un messaggio ai giovani premiati:
“Continuate a studiare e a sognare in grande, senza mai perdere il legame con i vostri territori e con i valori fondamentali”.
Le dichiarazioni del presidente Mattarella
“La responsabilità dell’impresa non si esaurisce nel perseguimento del profitto. Essa rappresenta, piuttosto, un legame profondo che intreccia il progresso economico con la crescita civile di un Paese, un legame che trova la sua massima espressione in aziende guidate da Cavalieri del Lavoro”.
Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concluso, al Quirinale, la cerimonia di consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro e agli Alfieri del Lavoro.
“Le imprese – ha proseguito il Capo dello Stato – sono generatrici di futuro e la loro capacità di guardare oltre i vantaggi immediati costituisce un moltiplicatore di valore. Ecco perché la Federazione dei Cavalieri del Lavoro ha avuto la lungimiranza di dedicare tanta attenzione al tema dell’Europa, assumendo una prospettiva ampia e condivisa”.
Mattarella ha poi richiamato l’attuale scenario internazionale:
“Le guerre in corso, le crescenti tensioni geopolitiche e le derive protezionistiche che alterano il mercato stanno provocando, come in ogni continente, gravi ripercussioni anche sulle economie europee, compresa quella italiana. Il Centro Studi di Confindustria ha recentemente stimato l’impatto potenzialmente rilevante delle politiche dei dazi. Contrastare le iniziative che minano il diritto internazionale e il libero commercio richiede una massa critica adeguata, che per noi si chiama Unione Europea”.

(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
“Solo l’Europa, nella sua interezza, possiede le dimensioni necessarie per affrontare da protagonista questa fase difficile – ha ribadito il Presidente –. È fondamentale che i Cavalieri del Lavoro, come ha ricordato il Cavalier Zobele, attribuiscano al processo di integrazione europea una priorità convinta nei loro programmi”.
Mattarella ha poi offerto una riflessione più ampia sul contesto globale:
“Qualche anno fa Papa Francesco parlò di una ‘guerra mondiale a pezzi’. Oggi – ha osservato – assistiamo a conflitti e azioni che rischiano di smantellare l’ordine internazionale faticosamente costruito dopo la Seconda guerra mondiale. Questo sistema, nato in un mondo diverso da quello di oggi, va aggiornato ma anche preservato. Ci troviamo di fronte al solito dilemma: come usare le risorse? Per distruggere o per costruire? O, peggio, per distruggere e poi costruire a proprio vantaggio? Eppure, la lunga stagione di cooperazione internazionale ha mostrato i progressi straordinari che la pace rende possibili”.
Infine, il Capo dello Stato ha citato l’economista Joseph Schumpeter, ricordando che “la ‘distruzione creatrice’ non è la premessa, ma l’effetto dell’innovazione. È l’innovazione, al centro dei processi, che genera crescita e sviluppo. In tempi come questi emerge con ancora maggiore evidenza il ruolo degli imprenditori, dei capitani d’impresa e delle imprese stesse nel contribuire al bene comune e al progresso dell’intera comunità internazionale”.