“Non so chi abbia collocato l’ordigno, ma se l’obiettivo era zittire me e la mia squadra, ha sbagliato bersaglio”.
Con queste parole, accolte da un lungo applauso, il giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, è intervenuto sul palco della manifestazione “Viva la stampa libera!”, organizzata in piazza Santi Apostoli dopo l’attentato esplosivo avvenuto nei pressi della sua abitazione.
Ranucci ha ribadito che il gesto non potrà fermare il lavoro di inchiesta della sua redazione:
“Non so se fosse un messaggio per le inchieste passate o per quelle future. Le indagini di Report hanno toccato centri di potere delicati e i miei colleghi meritano una scorta mediatica, oltre che la solidarietà del pubblico”.
Piazza Santi Apostoli gremita per la libertà di stampa
Alla manifestazione, convocata dal Movimento 5 Stelle, hanno partecipato numerosi esponenti politici e rappresentanti della società civile. In piazza erano presenti Giuseppe Conte, Elly Schlein, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, insieme a una delegazione di Fratelli d’Italia guidata da Lucio Malan, Galeazzo Bignami e Giovanni Donzelli, oltre al deputato di Forza Italia Paolo Emilio Russo.
Ranucci ha espresso apprezzamento per la presenza bipartisan:
“Mi fa piacere vedere insieme, in questa piazza, forze politiche diverse. È un segnale importante. Ho ricevuto la solidarietà del governo e una telefonata personale dalla premier Giorgia Meloni.”
“La democrazia non è in pericolo, ma fare informazione è sempre più difficile”
Durante il suo intervento, il conduttore di Report ha sottolineato come la libertà di stampa sia messa alla prova in Italia e nel mondo:
“Non credo che la democrazia sia a rischio, ma cresce la difficoltà nel fare giornalismo libero e indipendente. Diffidate dei politici che non rispondono alle domande dei giornalisti: chi evita il confronto mostra disprezzo per il pubblico.”
Conte: “Il partito della premier ritiri la querela contro Ranucci”
Dal palco è intervenuto anche Giuseppe Conte, che ha rivolto un appello diretto a Fratelli d’Italia:
“Per difendere la libertà di stampa serve una politica responsabile. Il partito della premier dovrebbe ritirare la querela contro Ranucci, così come dovrebbero fare i ministri. È necessario anche riformare la Rai e garantire il pieno funzionamento della Commissione di Vigilanza.”
Schlein: “Mai detto che la bomba l’abbia messa il governo Meloni”
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha precisato le proprie dichiarazioni dopo le recenti polemiche:
“Nessuno ha mai sostenuto che il governo Meloni sia coinvolto nell’attentato. La magistratura sta indagando e seguiamo con attenzione. Ma dove governa l’estrema destra, la libertà di stampa tende a indebolirsi. Se davvero vogliono difendere i giornalisti, ritirino le querele temerarie e approvino la direttiva europea contro le intimidazioni legali.”
Fratelli d’Italia: “Nessuna volontà di silenziare i giornalisti”
Anche i rappresentanti di Fratelli d’Italia hanno preso la parola. Il capogruppo al Senato Lucio Malan ha dichiarato:
“Non troverete mai una proposta di questo governo per limitare la libertà di parola. Siamo i primi difensori della libertà di espressione.”
Il deputato Giovanni Donzelli ha aggiunto:
“Se ci sono querele temerarie, spetta ai tribunali valutarle. Difendere la libertà significa anche tutelare chi viene diffamato. È una libertà reciproca, che vale per tutti.”