Manovra da rivedere

La Lega vuole aumentare il contributo della banche. Salvini: “Se si lamentano sarà peggio”

Mandato del Consiglio federale al segretario e ai capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo per cercare nuovi contributi

La Lega vuole aumentare il contributo della banche. Salvini: “Se si lamentano sarà peggio”

Ieri lo aveva anticipato Salvini, oggi è toccato al Consiglio federale della Lega, che ha espresso pieno sostegno al segretario, conferendogli mandato – insieme ai capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo – di intervenire durante la fase di conversione della Legge di Bilancio, se necessario, per valutare un possibile aumento del contributo straordinario a carico delle banche.

Lega, valutare aumento contributo delle banche

Il Consiglio dei Ministri ha licenziato la Manovra, ma il documento può cambiare ancora. E così la Lega torna all’attacco su un suo “cavallo di battaglia” (che da tempo la fa litigare con Forza Italia): una maggiorazione della tassazione sugli extraprofitti delle banche.

E così, è arrivato il “mandato” per cercare di aumentare il contributo. Le risorse, ha precisato il partito, sarebbero destinate a sostenere sanità, famiglie e imprese italiane.

Salvini: “Le banche non possono piangere, devono contribuire di più”

Soltanto ieri, il vicepremier Matteo Salvini, intervenendo al XVI Forum nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio a Milano, ha ribadito la linea del governo nei confronti degli istituti di credito.

“O così o andrà peggio”, ha dichiarato, definendo “incredibile che le banche si lamentino per un contributo doveroso e ragionevole”.

Secondo Salvini, l’obiettivo della misura è “rafforzare la sanità pubblica e sostenere la pace fiscale”. E ha aggiunto un chiaro monito:

Se le banche si lamentano, il loro contributo non sarà di cinque, ma di sei o sette miliardi. Tutti possono piangere, tranne le banche italiane: è una cosa che non si può sentire”.

Il leader della Lega ha sottolineato come il settore bancario abbia registrato utili complessivi per circa 50 miliardi di euro, sostenendo che un “piccolo contributo” da parte loro rappresenti un gesto di responsabilità verso il Paese, i lavoratori e le famiglie in difficoltà.

Le critiche di Calenda

Sulla questione è intervenuto il leader di Azione Carlo Calenda, prospettando ripercussioni sui consumatori.

“Dimmi genio, secondo te cosa faranno le banche dopo questo provvedimento: 1) aumenteranno la beneficienza 2) aumenteranno i mutui agevolati 3) aumenteranno i costi per i correntisti Rientra nella stanza e pensaci intensamente”, ha scritto ripostando un video di Salvini.

Nuovo scontro con FI?

Come reagirà Forza Italia? Ieri il vicepremier Antonio Tajani aveva commentato:

“Non credo che si debba avere un atteggiamento punitivo. A parte che non c’è un solo partito al governo, ce ne sono tre. Quindi non è che uno decide per gli altri. Si possono fare proposte, poi se uno le condivide vanno avanti, altrimenti si fermano dove stanno”.

“Credo che il sistema bancario debba dare un suo contributo, però il sistema bancario fa parte del nostro sistema economico. Io non ho una visione populista, non sono né amico né nemico delle banche ritengo soltanto che il sistema bancario, penso soprattutto alle banche di credito cooperativo, alle banche popolari, siano indispensabili per il sostegno alla crescita”.

“Odiare le banche è una scelta populista che non risolve alcun problema. Non è che si prendono voti andando a fare la guerra alle banche”.