“Terzo per durata”: mentre il Governo esulta per il record, l’opposizione smonta la Finanziaria
Il Pd: "In pensione tre mesi più tardi, taglio 10mila assunzioni Sanità". Soddisfatto invece Calenda
20/10/2025 alle 11:58
Tra celebrazioni e polemiche, il governo Meloni taglia un traguardo importante e allo stesso tempo affronta una nuova ondata di critiche. Mentre la premier rivendica stabilità e risultati, le opposizioni contestano la nuova legge di bilancio.
“Terzo per durata”, il Governo esulta
Il Governo guidato da Giorgia Meloni entra nella storia della Repubblica italiana come il terzo più longevo di sempre.
Con 1.093 giorni di durata dal giuramento del 22 ottobre 2022, nella giornata d domenica 19 ottobre 2025 l’esecutivo ha eguagliato il governo Craxi (4 agosto 1983 – 1° agosto 1986). Ai primi due posti restano due governi Berlusconi.
“Ci tengo a ringraziarvi, il vostro sostegno e la vostra fiducia sono il motore della nostra azione quotidiana. Continueremo a lavorare con serietà, determinazione e senso di responsabilità per essere all’altezza del mandato che ci avete affidato”, ha dichiarato la premier.
Il post di Meloni:
Oggi il Governo che ho l’onore di guidare diventa il terzo più longevo della storia repubblicana.
Ci tengo a ringraziarvi: il vostro sostegno e la vostra fiducia sono il motore della nostra azione quotidiana.
Continueremo a lavorare con serietà, determinazione e senso di… pic.twitter.com/tSCh1XISlx
Ma mentre a Palazzo Chigi si brinda al record di durata, sull’altro fronte si accende la battaglia politica sulla nuova Legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri il 17 ottobre, una manovra da 18 miliardi di euro.
La misura più discussa resta l’aumento dei requisiti per la pensione che scatterà gradualmente, si andrà in pensione tre mesi dopo: un mese in più nel 2026, uno nel 2027 e poi un altro nel 2028.
L’obiettivo è quello di allineare l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Solo chi avrà già compiuto 64 anni entro il 2027 sarà esentato.
Sanità, taglio di 10mila assunzioni
Sul fronte sanitario, invece, la manovra prevede il taglio di 10mila assunzioni tra medici e infermieri e stanziamenti ridotti fino al 2028.
Negli ultimi tre anni, secondo la Fondazione Gimbe, la sanità pubblica ha perso 13,1 miliardi di euro, mentre oltre 41 miliardi sono stati pagati direttamente dalle famiglie. Oggi, un italiano su dieci rinuncia alle cure per motivi economici.
Schlein: “Stanno smantellando il sistema sanitario”
Il Partito Democratico non ci sta e accusa il governo.
“Qual è la situazione nel mio Paese dove c’è un governo di estrema destra guidato da Giorgia Meloni? È molto semplice: stanno smantellando il sistema sanitario pubblico. Sei milioni di italiani rinunciano ad andare in ospedale perché non possono permetterselo”, tuona la segretaria Elly Schlein.
Elly Schlein
Sul fatto che non possiamo avere un’età pensionabile uguale per tutti, interviene invece la deputata Maria Cecilia Guerra.
“Dire che serve allungare l’età per garantire pensioni più alte è una favola. Il problema non sono le pensioni contributive, ma i salari bassi e la precarietà. Se si interviene sul lavoro, le pensioni si aggiustano da sole”, ha affermato.
Bonelli: “È una manovra iniqua”
Duro anche il commento di Angelo Bonelli dei Verdi.
“È una manovra iniqua dal punto di vista sociale che non dà risposte ai cittadini e non fa nulla per ambiente e strutture pubbliche. E in più si andrà in pensione ancora più tardi: in pratica è la riforma dello sceriffo di Nottingham”.
L’affondo di Conte: “Misure del tutto insufficienti”
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, invece, accusa il governo di non avere una visione economica e sociale all’altezza della crisi.
“Il governo annuncia una manovrina di bilancio in cui si pensa di affrontare col secchiello lo tsunami che colpisce milioni di italiani alle prese con stipendi bassi, tasse che si mangiano i salari e inflazione con pensionati minimi a cui arriveranno 20 euro in più. Misure del tutto insufficienti per imprese che sono in crollo industriale, per una sanità nemmeno lontanamente vicina al 7% del Pil a cui doveva arrivare subito”.
L’ex premier ha poi puntato il dito direttamente contro Meloni che ci ha tenuto a tranquillizzare solo alcuni.
“Sono confermati gli impegni folli su armi e spese militari e non c’è nessuna tassa sugli extraprofitti delle banche che in questi tre anni hanno accumulato 112 miliardi di utili. Ci faremo sentire in Parlamento”.
Il post di Conte:
In un contesto in cui dalla Commissione Ue annunciano 6.800 miliardi per il folle riarmo e la difesa a carico dei cittadini europei, il governo italiano annuncia una “manovrina” di bilancio in cui si pensa di affrontare col secchiello lo tsunami che colpisce milioni di italiani,…
Calenda: “Nella manovra hanno fatto una cosa buona”
Unica voce parzialmente positiva tra le opposizioni è quella di Carlo Calenda, leader di Azione, che ha riconosciuto un merito specifico al governo Meloni.
“Nella manovra hanno fatto una cosa buona: cambiare la transizione Industria 5.0 e riportarla a 4.0. Ringrazio Meloni per questo, ha accolto i nostri consigli», ha dichiarato Calenda, sottolineando come la versione 5.0 rischiasse di penalizzare le imprese.