Violenza shock

Agguato al pullman dei tifosi del Pistoia Basket: muore l’autista. Seguiti per chilometri prima della sassaiola

La vittima è il secondo autista Raffaele Marianella, 65 anni. Lo sgomento della politica e del mondo dello sport

Agguato al pullman dei tifosi del Pistoia Basket: muore l’autista. Seguiti per chilometri prima della sassaiola

Un tragico episodio di violenza ha sconvolto il mondo del basket e dello sport italiano. Nella serata di domenica 19 ottobre 2025, lungo la superstrada Rieti–Terni, un pullman con a bordo i tifosi del Pistoia Basket è stato bersagliato da una sassaiola nei pressi di Contigliano, appena fuori Rieti. Nel violento attacco ha perso la vita Raffaele Marianella, 65 anni, secondo autista del bus, originario di Roma ma residente a Firenze.

Il tragico assalto sulla Rieti–Terni

Secondo le prime ricostruzioni, il pullman — di ritorno da Rieti dopo la partita di Serie A2 tra Real Sebastiani Rieti e Pistoia Basket — sarebbe stato seguito per diversi chilometri da un gruppo di tifosi locali. L’aggressione è avvenuta poco dopo la fine della scorta della polizia, che aveva accompagnato i sostenitori ospiti fuori dalla città.

Raffaele Marianella, vittima dell’agguato sul bus

Come racconta Italia Sette, televisione del gruppo Netweek, all’altezza di uno svincolo, gli assalitori hanno lanciato pietre e mattoni contro il mezzo in corsa, colpendo Marianella, seduto sul sedile anteriore accanto al conducente. Il proiettile ha infranto il parabrezza, uccidendo l’uomo sul colpo.

L’autobus, noleggiato da una ditta specializzata nel trasporto di tifoserie con sede a Osmannoro (Firenze), trasportava una trentina di supporter pistoiesi di ritorno a casa.

Indagini e reazioni

Il questore di Rieti ha immediatamente disposto l’identificazione di tutti i tifosi presenti a Contigliano. Le forze dell’ordine stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze per risalire agli autori di quello che è stato definito “un vero e proprio atto criminale”.

Durante la partita al PalaSojourner si erano già registrate forti tensioni sia in campo che sugli spalti, tanto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine per evitare scontri diretti.

La Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) ha espresso “profondo cordoglio per la morte di una vittima innocente di un gesto insensato”, annunciando la volontà di seguire con attenzione gli sviluppi giudiziari.

Anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha condannato duramente l’agguato, definendolo “un gesto inaccettabile che offende la nostra comunità sportiva”.

La società Pistoia Basket 2000 e il sindaco Alessandro Tomasi hanno parlato di “atto criminale che lascia increduli e addolorati tutti i tifosi e cittadini”.

Una tragedia che scuote il basket italiano

L’episodio ha sconvolto il mondo della pallacanestro, da sempre considerato lontano dalle derive violente. La morte di Raffaele Marianella segna un punto di non ritorno: il richiamo alla responsabilità e alla cultura sportiva diventa oggi più urgente che mai.

Le ultime risse e tensioni nel mondo ultras in Italia

Negli ultimi mesi, diverse città italiane sono state teatro di scontri tra tifoserie organizzate, confermando un preoccupante ritorno della violenza negli stadi e fuori dai palazzetti.

  • Roma, settembre 2025: prima del derby tra Roma e Lazio, alcuni gruppi ultras si sono affrontati nei pressi di Ponte Milvio, con feriti lievi e diversi fermi.
  • Napoli, agosto 2025: tensioni tra tifosi partenopei e salernitani sull’A3, con lancio di fumogeni e danneggiamenti a veicoli.
  • Milano, luglio 2025: scontri tra tifosi di Olimpia Milano e Virtus Bologna fuori dal Forum di Assago, in occasione della finale scudetto di basket.
  • Bari, maggio 2025: un’aggressione notturna tra gruppi rivali di ultras biancorossi ha portato all’arresto di tre persone e al sequestro di mazze e bastoni.

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L'ultima vittima in scontri tra ultras risale invece a sette anni fa. Daniele Belardinelli, 39 anni, tifoso del Varese e vicino agli ultras dell’Inter, morì il 26 dicembre 2018 durante gravi scontri tra tifosi dell’Inter e del Napoli nei pressi dello stadio San Siro, a Milano, prima della partita di Serie A tra le due squadre.

Nel corso degli incidenti, Belardinelli fu travolto da un’auto — secondo le indagini, un SUV guidato da un tifoso del Napoli — e morì poco dopo per le ferite riportate. L’episodio segnò uno dei momenti più violenti del tifo organizzato in Italia negli ultimi anni e portò a numerosi arresti e a un’intensa riflessione sul problema della violenza negli stadi.