Durissimo scontro

Schlein: “Con destra al governo a rischio la democrazia”. Meloni: “Delirio”

La segretaria dem all'attacco da Amsterdam, la dura replica della premier. Calenda: "Ci hanno stancato, lavoriamo sulle cose serie"

Schlein: “Con destra al governo a rischio la democrazia”. Meloni: “Delirio”

Un duro botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, infiamma la politica. Le dichiarazioni di Schlein durante il congresso del Partito Socialista Europeo (PSE) ad Amsterdam hanno provocato la replica immediata di Meloni e una serie di reazioni da tutto l’arco parlamentare.

Le parole di Elly Schlein al congresso del PSE

Durante il suo intervento ad Amsterdam, Elly Schlein ha espresso solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci, dopo l’attentato alla sua auto, per poi lanciare un duro attacco politico al governo italiano.

“In Italia, dove governa una destra estrema guidata da Giorgia Meloni, vengono tagliati sanità e istruzione pubblica. Hanno licenziato 6.000 insegnanti e bloccato la nostra proposta di salario minimo, in un Paese con i salari più bassi d’Europa”, ha dichiarato la segretaria del PD.

E poi ancora:

“In Italia democrazia e libertà di parola sono in pericolo. La scorsa settimana a Firenze Meloni ha detto che le opposizioni sono peggio dei terroristi”.

La replica di Giorgia Meloni

Parole che – come era facile prevedere – hanno provocato l’immediata risposta della premier.Attraverso i propri canali social, Giorgia Meloni ha accusato Schlein di diffondere all’estero un’immagine distorta dell’Italia:

“Elly Schlein va in giro per il mondo a raccontare falsità e a gettare ombre sulla Nazione che, come parlamentare e leader di partito, dovrebbe rappresentare e sostenere”.

Le controrepliche e il clima politico

La segretaria del PD ha replicato definendo “vittimista” l’atteggiamento della premier:

“Gli italiani non hanno bisogno di vittimismo. La premier può attaccare le opposizioni in ogni sede, ma pretende che restino in silenzio. Noi continueremo a dire ciò che non funziona”.

Alle parole delle due leader hanno fatto seguito le reazioni dei partiti.
Da Fratelli d’Italia, il presidente dei senatori Lucio Malan ha definito “deliranti” le accuse della segretaria dem, sottolineando come “il prestigio internazionale di Giorgia Meloni tuteli l’immagine del Paese”.

Anche il ministro Tommaso Foti ha rimarcato che “criticare è legittimo, ma denigrare l’Italia per calcolo politico danneggia chi lavora e produce”.

Dal centrodestra, Antonio Tajani e Maurizio Gasparri (Forza Italia) hanno definito “stravaganti” le dichiarazioni di Schlein, mentre la Lega ha diffuso una nota con una “condanna ferma per l’attentato a Ranucci e per le parole irresponsabili della segretaria dem”.

Anche Maurizio Lupi (Noi Moderati) ha criticato Schlein:

“Parole gravi che alimentano divisione e sfiducia nelle istituzioni”.

Dal fronte opposto, la capogruppo PD alla Camera Chiara Braga ha accusato il governo di pensare solo “alla propria sopravvivenza politica”, citando la legge di Bilancio come esempio di mancanza di investimenti e tagli ai servizi essenziali.

“Battibecco inutile, siamo stanchi”

In mezzo allo scontro, si è fatto sentire il leader di Azione, Carlo Calenda, che ha criticato entrambe le parti:

“Vi segnalo che ci siamo un poco stancati di questo inutile battibecco. Lavoriamo su costo dell’energia, Stellantis, salari, sanità. Cerchiamo di collaborare in modo produttivo. Il mondo sta andando a pezzi intorno a noi. L’Italia e l’Europa non sono in sicurezza. La politica non è rumore, ma azione”.