Quattro cosmetici di produzione italiana sono stati segnalati al sistema europeo di allerta RAPEX e ritirati dal mercato a seguito della rilevazione di una sostanza vietata nei prodotti cosmetici: la 2-(4-tert-butilbenzil) propionaldeide (BMHCA), conosciuta anche come Lilial.
La decisione è stata presa dalle autorità italiane, che hanno imposto il divieto di commercializzazione dei prodotti interessati e l’adozione di misure di accompagnamento per garantirne la rimozione dal mercato. Secondo le analisi, il BMHCA può compromettere il sistema riproduttivo, danneggiare la salute del nascituro e provocare sensibilizzazione cutanea. La sua presenza, dunque, costituisce una violazione del Regolamento (CE) n. 1223/2009 che disciplina i prodotti cosmetici nell’Unione Europea.
I prodotti contenenti la sostanza vietata
I prodotti coinvolti appartengono a marchi italiani noti nel settore della cura personale e della bellezza. Tra questi figura la “Camouflage foundation” del marchio IXIMA, un fondotinta in flacone da 30 ml, distribuito in più tonalità (11, 13, 16 e 18) e confezionato in scatola di cartone.

È stata poi segnalata la linea “Essenziale” del marchio ZONA H, che comprende sia un balsamo per barba da 100 ml, venduto in bottiglia di plastica, sia un olio per barba da 50 ml, confezionato in scatola di cartone.
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Infine, tra i prodotti oggetto di allerta figura anche l’olio per il viso “Olio di Argan” di PHYTORELAX, in confezione da 30 ml, identificato dal numero di lotto 00141-20 e dal codice a barre 8030976007651.

La sostanza vietata
In tutti i casi, le autorità hanno accertato la presenza del BMHCA tra gli ingredienti, una sostanza che l’Unione Europea ha vietato nei cosmetici già dal 2022. Fino a pochi anni fa, il Lilial era comunemente impiegato come fragranza per conferire ai prodotti un profumo floreale e persistente. Tuttavia, le ricerche condotte dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) hanno evidenziato che il composto è tossico per la riproduzione (categoria 1B) e potenzialmente nocivo per la salute del feto, oltre a poter provocare allergie cutanee.
Il divieto di utilizzo è entrato in vigore in tutta l’UE a marzo 2022, e la presenza della sostanza in formulazioni immesse successivamente sul mercato è considerata una violazione della normativa europea. La segnalazione italiana si inserisce quindi nel quadro del Safety Gate – il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti pericolosi – che consente agli Stati membri di scambiarsi rapidamente informazioni su articoli non conformi, al fine di tutelare la salute pubblica.
Le autorità raccomandano ai consumatori di non utilizzare i prodotti in questione, anche se già aperti, e di verificare il codice a barre o il numero di lotto riportato sulla confezione per accertare l’eventuale corrispondenza con i lotti coinvolti. In caso di dubbio, è consigliato restituire il prodotto al punto vendita o contattare il rivenditore per ulteriori chiarimenti.