Manovra 2026

Riduzione Irpef, come cambia la busta paga: cifre e simulazioni

Cambiamenti in vista per chi ha uno stipendio tra i 28.000 e i 200.000 euro annui

Riduzione Irpef, come cambia la busta paga: cifre e simulazioni

Con la riunione del Consiglio dei ministri del 17 ottobre 2025, il Governo ha definito uno dei punti centrali della prossima Manovra economica: la riduzione della seconda aliquota Irpef.

Il nuovo provvedimento prevede il taglio di due punti percentuali, con l’aliquota che scende dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro.

A confermarlo è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, sottolineando che la misura interesserà anche i redditi superiori, ma con una precisazione:

“Sopra i 200 mila euro ci sarà la sterilizzazione del taglio Irpef”.

In pratica, tutti i contribuenti con redditi tra 50.000 e 200.000 euro potranno comunque beneficiare della riduzione dell’aliquota, anche se in misura proporzionalmente inferiore.

Quanti cittadini beneficeranno del taglio Irpef 2025

Secondo le stime fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la misura coinvolgerà circa 12,5 milioni di contribuenti italiani.

La riduzione dell’aliquota al 33% riguarda infatti tutti i lavoratori dipendenti e autonomi con redditi fino a 200.000 euro annui.

Quanto vale il risparmio per i contribuenti

Il vantaggio economico derivante dal taglio Irpef 2025 varia in base al reddito imponibile.

Come evidenziato da una simulazione della Fondazione Nazionale dei Commercialisti pubblicata dal Corriere della Sera, il beneficio effettivo sarà modesto per i redditi più bassi e più significativo per quelli medio-alti.

Ecco alcune stime indicative:

  • Redditi fino a 28.000 euro: nessuna variazione, poiché restano nella prima fascia.
  • Redditi tra 28.000 e 50.000 euro: beneficio medio da 20 a 440 euro l’anno.
  • Redditi tra 50.000 e 200.000 euro: risparmio massimo di circa 440 euro annuali, pari a 36,7 euro al mese.

Di seguito, una divisione più specifica:

  • Reddito 29.000 euro: beneficio annuo 20 euro (1,70 al mese)
  • Reddito 30.000 euro: beneficio annuo 40 euro (3,30 al mese)
  • Reddito 31.000 euro: beneficio annuo 60 euro (5 al mese)
  • Reddito 32.000 euro: beneficio annuo 80 euro (6,70 al mese)
  • Reddito 33.000 euro: beneficio annuo 100 euro (8,30 al mese)
  • Reddito 34.000 euro: beneficio annuo 120 euro (10 al mese)
  • Reddito 35.000 euro: beneficio annuo 140 euro (11,70 al mese)
  • Reddito 36.000 euro: beneficio annuo 160 euro (13,30 al mese)
  • Reddito 37.000 euro: beneficio annuo 180 euro (15  al mese)
  • Reddito 38.000 euro: beneficio annuo 200 euro (16,70 al mese)
  • Reddito 39.000 euro: beneficio annuo 220 euro (18,30 al mese)
  • Reddito 40.000 euro: beneficio annuo 240 euro (20 al mese)
  • Reddito 41.000 euro: beneficio annuo 260 euro (21,70 al mese)
  • Reddito 42.000 euro: beneficio annuo 280 euro (23,30 al mese)
  • Reddito 43.000 euro: beneficio annuo 300 euro (250 al mese)
  • Reddito 44.000 euro: beneficio annuo 320 euro (26,70 al mese)
  • Reddito 45.000 euro: beneficio annuo 340 euro (28,30 al mese)
  • Reddito 46.000 euro: beneficio annuo 360 euro (30 al mese)
  • Reddito 47.000 euro: beneficio annuo 380 euro (31,70 al mese)
  • Reddito 48.000 euro: beneficio annuo 400 euro (33,30 al mese)
  • Reddito 49.000 euro: beneficio annuo 420 euro (35 al mese)
  • Reddito 50.000 euro: beneficio annuo 440 euro 36,70 al mese).

Obiettivi della misura fiscale

Il taglio della seconda aliquota Irpef rientra tra le misure di alleggerimento fiscale previste dal Governo per il 2025.
L’obiettivo è sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori, semplificare il sistema tributario e incentivare la crescita economica, pur mantenendo l’equilibrio dei conti pubblici.

Come ha ricordato Giorgetti:

“Queste sono le proposte del Governo. Poi, naturalmente, il Parlamento è sovrano.”