Alla fine, Maria Rosaria Boccia ha detto sì.
In molti ci avrebbero giurato, qualcuno di sicuro ci avrebbe scommesso.
E così, poco dopo l’annuncio ufficiale della candidatura come capolista per Fratelli d’Italia di Gennaro Sangiuliano, ecco che sulle elezioni regionali in Campania arriva subito un po’ di pepe.
L’imprenditrice vesuviana – protagonista più o meno volontaria della vicenda “sentimentale” che costò la poltrona di Ministro della Cultura proprio a Sangiuliano – correrà infatti con Alternativa Popolare, la formazione guidata dal vulcanico (giusto per usare un eufemismo) Stefano Bandecchi, attuale sindaco di Terni.
Un po’ di pepe sulle Regionali, la decisione di Boccia
Come in tutte le trattative politiche che si rispettino, l’accordo ha avuto un “aggancio” culinario/gastronomico (vi ricordate il patto della crostata, il patto della luganega e molti altri) ed è stato siglato, come vuole la tradizione partenopea, davanti a una pizza fumante proprio nel cuore di Napoli.
A darne l’ufficialità è stata la stessa controversa imprenditrice-promoter, eppure poche ore prima la proposta di Bandecchi pareva destinata a concludersi con un nulla di fatto:
“Confermo: ho accettato la proposta di Bandecchi. Volevo ascoltare con attenzione le sue idee e ho trovato entusiasmo e concretezza”.
Il primo cittadino di Terni ed ex presidente della Ternana Calcio da parte sua, fedele al suo stile diretto e spesso decisamente teatrale (per non dire molte volte sopra le righe), per annunciare la novità alla stampa ha messo in scena un piccolo show: grembiule, pomodorini del piennolo e mozzarella di bufala, per quella che ha chiamato una “margherita “istituzionale”, commentando:
“Con questa pizza ho realizzato due obiettivi: diventare napoletano e imparare un mestiere nuovo, nel caso la Finanza continui a perseguitarmi”.
E ancora, sempre non risparmiandosi passaggi coloriti, ma anche con una citazione di Massimo Troisi:
“Maria Rosaria ed io ci siamo sposati, finché morte non ci separi. E se avremo un figlio non lo chiameremo Massimiliano, ma Ugo”.
Guardando agli aspetti più “tecnici” della candidatura, Boccia non guiderà la lista, ma a quanto appreso nell’improvvisata conferenza stampa avrà un ruolo di rilievo nella campagna elettorale, tanto che la diretta interessata ha aggiunto:
“Sono felice di poter dare il mio contributo”.
Che sfida con Sangiuliano
Il tutto mentre per la tornata elettorale che designerà il successore di Vincenzo De Luca (ironia del destino un altro politico decisamente vulcanico e verace, la sfida è tra il 5S Roberto Fico per il Centrosinistra ed Edmondo Cirielli, FdI per il Centrodestra, oltre naturalmente allo stesso Bandecchi) in Campania si è da poco concretizzata un’altra candidatura dal sapore mediatico.
Quella appunto di Gennaro Sangiuliano, l’ex ministro che proprio la storia sentimentale legata alla Boccia aveva spinto alle dimissioni, oggi capolista di Fratelli d’Italia nella stessa regione.
Una coincidenza che qualcuno a Napoli ha già definito “una curiosa commedia dell’arte politica”.
Tra pizze, battute e candidature incrociate, la campagna elettorale partenopea si preannuncia insomma vivace – e con più intrecci sentimentali e simbolici di una sceneggiata napoletana.
Chiaro che la corsa in solitaria di Dimensione Bandecchi – Alternativa Popolare (Bandecchi recentemente ha dichiarato di ritenere conclusa la sua esperienza nel Centrodestra) eviterà con tutta probabilità a Boccia e Sangiuliano almeno di incontrarsi in convention, appuntamenti elettorali o momenti conviviali.
O come canterebbero i The Kolors… forse sì, forse no.

Sangiuliano-Boccia, cosa era successo
La vicenda che ha coinvolto Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano ha avuto inizio il 26 agosto 2024, quando Boccia pubblicò su Instagram una foto con il ministro della Cultura, ringraziandolo per la nomina a “Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi”.
Il Ministero aveva poi smentito la nomina, ma Boccia aveva pubblicato ulteriori prove, tra cui immagini di viaggi e documenti riservati, suggerendo di aver avuto accesso a informazioni sensibili riguardanti il G7 della cultura.
Successivamente, era emerso che Sangiuliano aveva intrapreso una relazione con Boccia, che ha portato a una rottura conflittuale.
In un’intervista televisiva, Sangiuliano aveva poi ammesso la relazione “clandestina” (è sposato) e ha rassegnato le dimissioni il 6 settembre 2024.
Nel luglio 2025, Boccia è stata indagata per stalking, lesioni, interferenze illecite nella vita privata e diffamazione ai danni di Sangiuliano.
L’ex ministro l’ha denunciata per tentata estorsione e pressioni illecite.