In molti rinunciano alle cure mediche perché non possono permettersele, le famiglie si indebitano per le spese della scuola e dello sport dei figli, faticando a pagare la mensa, e il mutuo di casa assorbe anche il 50% del reddito familiare.
E’ una fotografia complessa quella che emerge dal terzo Rapporto Over (Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza), promosso da Acli Lombardia insieme a Istituto per la Ricerca Sociale, Caf Acli e Federazione Pensionati Acli Lombardia, che sottolinea come aumentano le disuguaglianze economiche e il peso delle spese quotidiane per le famiglie lombarde.
L’indagine, giunta alla terza edizione, analizza i livelli di benessere abitativo, lavorativo ed economico di quasi 500.000 nuclei familiari in tutta la regione ed è stata presentata mercoledì 15 ottobre 2025 all’Acquario Civico di Milano.
Casa, lavoro e istruzione: i tre nodi che mettono in crisi i bilanci familiari
Dai dati emerge un quadro complesso e in peggioramento. Le famiglie monogenitoriali risultano le più vulnerabili, seguite dalle coppie con figli, che rischiano maggiormente di scivolare nella povertà.
Secondo Martino Troncatti, presidente di Acli Lombardia, “questo è il rapporto delle conferme: evidenzia un trend negativo che si consolida da tre anni. Il 20% più ricco della popolazione lombarda guadagna oggi sei volte più del 20% più povero“.
A pesare sui bilanci familiari sono soprattutto:
- I costi della casa, aumentati in media del 33%, con picchi del 50% a Milano per affitti e mutui.
- Le spese educative e sportive, cresciute del 7%: una famiglia su quattro ha dovuto rinunciare alle attività extrascolastiche dei figli (sport, musica, lingue straniere), e molte faticano persino a sostenere i costi della mensa scolastica.
- Le cure mediche, rincarate del 6%: si stima che oltre 300.000 lombardi abbiano rinunciato a visite o farmaci per motivi economici.
Lavoro instabile e nuove povertà: la fotografia del disagio lombardo
Il Rapporto Over si basa su un ampio sondaggio online a cui hanno partecipato più di 23.000 cittadini lombardi, incrociato con l’analisi di oltre 440.000 dichiarazioni fiscali elaborate dai Caf Acli.
I risultati mettono in luce una realtà lavorativa precaria: oltre il 60% degli intervistati è occupato, ma in condizioni di instabilità contrattuale. Quasi un terzo (27,8%) ha subito negli ultimi 12 mesi una riduzione di orario, di stipendio o la perdita del lavoro.
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dagli oneri di cura: il 36% delle famiglie sostiene spese significative per assistere anziani, disabili o minori.
Nel 20% dei casi si tratta di genitori anziani, mentre nel 10% riguarda bambini o persone con disabilità. Questo impatta fortemente sull’occupazione femminile, costringendo molte donne a ridurre l’orario di lavoro o ad abbandonare l’impiego per dedicarsi all’assistenza familiare.
Una dinamica che, come sottolineano le Acli, non solo impoverisce economicamente, ma genera anche una povertà sociale e culturale, minando la coesione della comunità.
“A fronte di una sostanziale diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, nel quinquennio sono aumentate pressoché tutte le spese sostenute e dichiarate, a partire da quelle per immobili, dovute essenzialmente all’aumento degli interessi passivi sui mutui (+33% dal 2019 al 2023), a quelle per istruzione e sport, prevalentemente sostenute da contribuenti con figli a carico (+7,2%), alle spese sanitarie (+6,3%), sostenute da 8 contribuenti lombardi su 10. A seguire le spese per la previdenza (+6,0%) e le assicurazioni (+4,3%)”.
La scuola sta diventando un lusso
La questione davvero preoccupante – sottolineano le Acli – è che l’istruzione sta diventando un “bene di lusso”. Oltre ad aumentare in termini assoluti, le spese impattano in maniera significativa sui redditi delle famiglie: per il 47% dei contribuenti con i redditi più bassi (inferiori a 10.000 euro all’anno) incidono per oltre il 30%.
Il 27% degli intervistati ha dichiarato, inoltre, di aver dovuto rinunciare o limitare l’accesso a servizi extrascolastici per i figli nell’ultimo anno; a risentirne maggiormente le attività sportive e ludico-ricreative, quali corsi di musica, di lingue, teatro.
Mutui sempre più impattanti
A incidere in maniera sempre più impattante sull’economia familiare sono le spese immobiliari. Secondo OCA-Osservatorio Casa Abbordabile del Politecnico di Milano, una casa abbordable, cioè economicamente sostenibile, non dovrebbe costare più del 30% dei redditi. Ebbene, un contribuente su due dichiara spese superiori, uno su 6 supera addirittura la soglia del 50%, ossia va nelle spese per la casa più della metà del reddito.
Un appello per politiche pubbliche più efficaci
Il Rapporto Over non vuole essere soltanto una denuncia, ma uno strumento per orientare le politiche sociali.
“È una fotografia realistica – spiega Troncatti – che deve servire da base per mettere in campo contromisure concrete, capaci di sostenere le famiglie e contrastare l’allargamento della forbice sociale”.
Le Acli lombarde propongono di rafforzare il welfare territoriale, investire nella stabilità del lavoro e sostenere l’accesso all’abitazione e ai servizi educativi, con particolare attenzione alle famiglie più fragili.
I report per provincia
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