ECONOMIA

Bankitalia, altro record per il debito pubblico: ad agosto è arrivato a 3.082 miliardi

In aumento di 25 miliardi rispetto a luglio

Bankitalia, altro record per il debito pubblico: ad agosto è arrivato a 3.082 miliardi

Cresce ancora il debito pubblico italiano. Lo scorso agosto il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 25,4 miliardi di euro rispetto al mese precedente, attestandosi a 3.082,2 miliardi, un nuovo record in termini assoluti. Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione mensile “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. In rapporto alla popolazione, il valore equivale a oltre 52 mila euro pro capite.

Le cause dell’aumento

Secondo Bankitalia, l’incremento è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, cresciute di 25,3 miliardi fino a 72,1 miliardi, un livello elevato rispetto alla media dell’ultimo anno. A ciò si aggiunge l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (per un impatto di circa 0,7 miliardi), solo in minima parte compensato da un avanzo di cassa di 0,6 miliardi.

Il rafforzamento della liquidità del Tesoro riflette, secondo gli analisti, una gestione prudenziale della cassa in vista delle scadenze autunnali e dei maggiori rimborsi previsti tra settembre e novembre.

La ripartizione del debito

Nel dettaglio, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,6 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di circa 0, 2 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.

La vita media residua del debito pubblico – che misura la durata temporale media dei titoli in circolazione – è rimasta ferma a 7,9 anni, segnalando una gestione orientata alla stabilità e al contenimento del rischio di rifinanziamento.

Chi detiene il debito pubblico

La quota di debito detenuta dalla Banca d’Italia è scesa al 19,2% (dal 19,5% del mese precedente), riflettendo il graduale disimpegno della banca centrale dal programma di acquisti netti di titoli di Stato.

A luglio, ultimo mese per cui il dato è disponibile, la quota detenuta dai non residenti è lievemente diminuita, passando dal 33,4% al 33,3%, mentre è aumentata quella degli altri residenti – principalmente famiglie e imprese non finanziarie – salita dal 14,1% al 14,3%.

Le entrate tributarie

Ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 56,1 miliardi, in diminuzione del 10,2% (–6,4 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2024, anche per effetto di alcune disomogeneità temporali nelle scadenze di versamento.

Nei primi otto mesi del 2025, le entrate tributarie complessive hanno raggiunto 381,7 miliardi, in aumento del 2,7% (+10 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Un debito in crescita ma sotto controllo

Nonostante il nuovo massimo storico nominale, il rapporto debito/Pil resta stabile attorno al 137%, in linea con gli obiettivi indicati nel Documento programmatico di bilancio.

La combinazione di rendimenti in calo, spread Btp-Bund sotto gli 80 punti base e riequilibrio nella composizione degli investitori suggerisce che, pur in crescita nominale, il debito rimane sotto controllo strutturale, sostenuto da una gestione finanziaria prudente del Tesoro.