TRAGEDIE SUL LAVORO

Tre carabinieri morti in un’esplosione durante uno sgombero. Operaio muore sepolto dalla ghiaia

Gravi incidenti sul lavoro negli ultimi giorni tra Marche, Toscana, Campania e Sicilia. Un operaio è morto dopo una settimana in ospedale

Tre carabinieri morti in un’esplosione durante uno sgombero. Operaio muore sepolto dalla ghiaia

Un’esplosione ha distrutto nelle prime ore di oggi – martedì 14 ottobre 2025 – un casolare a Castel d’Azzano, piccolo comune agricolo a sud di Verona (Veneto), provocando la morte di tre carabinieri e il ferimento di altri quindici tra militari dell’Arma, poliziotti e vigili del fuoco.

Negli ultimi giorni si sono inoltre verificati gravi incidenti sul lavoro, alcuni dei quali purtroppo con esito mortale, in diverse regioni italiane: dalle Marche alla Campania, dall’Emilia-Romagna alla Sicilia.

L’esplosione a Verona: morti tre carabinieri

Come riportato da Prima Verona, le vittime sono il Luogotenente Marco Piffari, il Brigadiere Capo Valerio Daprà e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, caduti in servizio durante un’operazione di sgombero dell’edificio, abitato da tre fratelli — Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi — che da anni si opponevano al rilascio dell’immobile pignorato.

L’intervento era programmato da giorni, dopo vari tentativi di sgombero mai andati a buon fine. L’area era ritenuta ad alto rischio: in passato i fratelli Ramponi avevano già minacciato di farsi esplodere e, un anno fa, avevano saturato di gas la stessa abitazione per impedire l’accesso delle autorità.

Per questo motivo erano stati mobilitati carabinieri dei reparti speciali di Padova e Mestre e agenti dell’Uopi, unità operative antiterrorismo della Polizia di Stato, insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del Suem.

Il casolare esploso

Al momento dell’irruzione, le forze dell’ordine hanno avvertito un forte odore di gas e un fischio, segno che le bombole venivano aperte. L’esplosione, violentissima, è avvenuta non appena la porta d’ingresso è stata forzata, investendo carabinieri, agenti e pompieri e causando il crollo totale del casolare a due piani, che si è trasformato in un cumulo di macerie.

Chi sono le vittime

I tre carabinieri deceduti erano militari esperti e stimati. Marco Piffari, 56 anni, luogotenente carica speciale, comandante della Squadra Operativa di Supporto del 4° Battaglione Veneto, arruolato nel 1987.

Marco Piffari

Valerio Daprà, 56 anni, brigadiere capo qualifica speciale del Nucleo Operativo e Radiomobile di Padova, arruolato nel 1988, padre di due figli. Davide Bernardello, 36 anni, carabiniere scelto, in servizio presso la stessa compagnia, arruolato nel 2014.

Valerio Daprà e Davide Bernardello

Tra i feriti si contano 11 carabinieri, 4 agenti della Polizia di Stato e 7 vigili del fuoco, ricoverati negli ospedali della provincia veronese per ustioni e ferite. Nessuno sarebbe in pericolo di vita.

I responsabili e le indagini

I tre fratelli Ramponi, agricoltori e allevatori schiacciati dai debiti e da ipoteche, si erano barricati nella casa. Maria Luisa e Dino sono rimasti feriti e si trovano piantonati in ospedale; Franco, 65 anni, era inizialmente fuggito ma è stato fermato poco dopo in una campagna vicina.

Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe innescato la deflagrazione. L’ipotesi principale è quella di strage e omicidio plurimo volontario, reati punibili con l’ergastolo.

Operaio muore travolto da ghiaia e terra

Nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre 2025, un operaio ha perso la vita all’interno della ditta Rita Calcestruzzi, nella zona industriale di Corridonia, in provincia di Macerata (Marche). Francesco Broda, 48 anni di Monte San Giusto, era rimasto intrappolato all’interno di un escavatore, travolto da uno smottamento di ghiaia e terra mentre stava operando nel piazzale dell’azienda.

Francesco Broda

Le operazioni di soccorso, condotte da Vigili del Fuoco, 118, Carabinieri e tecnici del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Ast di Macerata, sono durate ore, rese difficili dall’instabilità del terreno e dalla grande quantità di materiale franata sul mezzo.

Secondo le prime ricostruzioni, un cumulo di ghiaia avrebbe ceduto improvvisamente, seppellendo il mezzo e investendo anche un camion vicino. Il conducente del camion è riuscito a mettersi in salvo, ma per l’operaio intrappolato non c’è stato nulla da fare: il corpo è stato recuperato solo in serata.

Operaio morto dopo una settimana in ospedale

È morto dopo una settimana di agonia Pasquale Fiore Iliceto, 53 anni, originario di Lucera (Foggia), vittima di un incidente sul lavoro avvenuto il 6 ottobre 2025 all’interno della galleria del centro commerciale Vulcano Buono di Nola, in provincia di Napoli (Campania).

L’operaio era rimasto gravemente ferito dopo una caduta da un’impalcatura di circa due metri mentre stava lavorando all’allestimento di un nuovo negozio. Soccorso dai colleghi e trasportato d’urgenza all’ospedale del Mare di Napoli, era stato ricoverato in condizioni disperate e, nonostante i tentativi dei sanitari, è deceduto nelle scorse ore.

La magistratura di Napoli ha disposto il sequestro della salma e un’autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Federico II, mentre proseguono le indagini sulle cause dell’incidente. Iliceto lavorava regolarmente per un’impresa impegnata nei lavori interni al centro commerciale.

Gravemente ferito in un cantiere

Un grave infortunio si è verificato nella giornata di lunedì 13 ottobre 2025 nella zona di Mandriole, frazione a nord di Ravenna, in Emilia-Romagna. Un operaio, le cui generalità non sono ancora state rese note, è rimasto gravemente ferito mentre lavorava in un cantiere di un’azienda agricola. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare. L’uomo è stato soccorso dal personale del 118 e trasferito in elisoccorso all’ospedale Bufalini di Cesena, dove è tuttora ricoverato. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri per i rilievi e il personale della Medicina del Lavoro.

Operaio cade dal tetto di un magazzino

Un altro grave incidente sul lavoro si è verificato nella stessa giornata di lunedì 13 ottobre 2025 tra i comuni di Scordia e Militello in Val di Catania, in provincia di Catania, in Sicilia. Un operaio di nazionalità tunisina è rimasto gravemente ferito dopo una caduta dal tetto di un magazzino situato lungo la strada provinciale per Francofonte. L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasferito in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove versa in condizioni critiche. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della zona, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.

Si ribalta in una scarpata con la ruspa

Un incidente agricolo si è verificato nel primo pomeriggio di domenica 13 ottobre 2025 nelle campagne di Torrenieri, nel comune di Montalcino, in provincia di Siena, Toscana. Un operaio di 41 anni, residente a San Quirico d’Orcia, stava manovrando una ruspa per il movimento terra quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato lungo una scarpata.

Nonostante la gravità dell’incidente, l’uomo è riuscito a uscire autonomamente dal veicolo e a mettersi in una zona sicura. È stato poi soccorso dalla Misericordia di Montalcino e trasferito in elisoccorso Pegaso 3 all’ospedale di Siena. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e il personale del PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro).