MASSIMA ALLERTA

Udine blindata per Italia-Israele: misure di sicurezza straordinarie e timori di tensioni dopo i disordini di Oslo

A preoccupare maggiormente le autorità è la manifestazione pro-Palestina per la quale sono attese migliaia di persone

Udine blindata per Italia-Israele: misure di sicurezza straordinarie e timori di tensioni dopo i disordini di Oslo

Sarà una Udine blindata quella che domani ospiterà la partita Italia-Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Il match, in programma alle 20:45 al Bluenergy Stadium, è stato classificato dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive con il livello di rischio 4, il più alto previsto, a causa della concomitante manifestazione pro-Palestina e del delicato contesto internazionale legato al conflitto in Medio Oriente.

Nelle ultime ore, il capoluogo friulano è stato trasformato in una zona di sicurezza totale: barriere di cemento, transenne, posti di blocco, unità cinofile, artificieri e droni di sorveglianza presidieranno l’intera area dello stadio e il centro cittadino. Sono previste verifiche con metal detector, controlli a tappeto e una sorveglianza aerea continua. L’assetto, secondo fonti di sicurezza, prevede anche il supporto dell’Esercito nell’ambito dell’operazione Strade sicure e il coordinamento con servizi informativi stranieri per monitorare eventuali minacce.

Città blindata e ordinanze restrittive

Già da domenica sono entrate in vigore le prime chiusure e deviazioni del traffico. L’area del Bluenergy Stadium è completamente interdetta, così come l’hotel Friuli, dove alloggia la nazionale israeliana, isolato e presidiato da militari e forze dell’ordine. L’accesso a viale Ledra, via Moretti, via Mentana e via Muratti è consentito solo ai residenti.

L’ordinanza del prefetto Domenico Lione dispone per tutta la giornata di martedì, dalle 8 alle 24, il divieto di vendita e consumo di bevande e alimenti in contenitori di vetro, ceramica o lattina. Tutto dovrà essere servito in materiale compostabile.

Deroga fino alle 14 solo per i ristoranti con servizio al tavolo, ottenuta da Confcommercio. Gli esercenti del centro hanno deciso in molti casi di tenere le serrande abbassate. Obbligatoria la rimozione di tavolini, sedie, funghi riscaldatori e fioriere dai dehors, per evitare che possano essere utilizzati come armi improprie.

Corteo pro-Palestina e rischio infiltrazioni

A preoccupare maggiormente le autorità è la manifestazione pro-Palestina, confermata nonostante l’entrata in vigore del cessate il fuoco in Medio Oriente. Gli organizzatori, circa 300 associazioni e comitati, ribadiscono che la mobilitazione “terminerà solo con la fine dell’occupazione israeliana, di Gaza e dell’intera Palestina”.

Il corteo partirà alle 17:30 da piazza Repubblica per attraversare il centro storico lungo via Roma, viale Europa Unita, piazza Duomo e via Manin, fino a piazza Primo Maggio. Sono attese circa 10 mila persone. L’ordinanza della Prefettura avverte che l’evento “potrebbe costituire occasione di infiltrazione da parte di frange violente”, e invita i cittadini a rimuovere i veicoli lungo il percorso.

L’opposizione cittadina ha invitato il Comune a farsi parte attiva nel chiedere agli organizzatori di revocare il corteo o trasformarlo in un presidio statico, alla luce della tregua in corso. Dal fronte progressista, il Partito Democratico ha replicato accusando la destra locale di “speculare sui disagi dopo aver voluto la partita”.

Pochi tifosi israeliani, massima vigilanza allo stadio

All’interno del Bluenergy Stadium saranno presenti circa 8.000 spettatori, di cui 51 provenienti da Israele. Su una capienza ridotta a 16.000 posti, ampie sezioni – tra cui la curva sud – resteranno chiuse per motivi di sicurezza. La vendita dei biglietti è stata sospesa dalla FIGC lunedì sera, come indicato dal Viminale.

La vigilanza sarà gestita con varchi a più livelli, controlli antiterrorismo e un’area cuscinetto attorno all’impianto. L’attenzione sarà altissima anche sulle aree di alloggio della delegazione israeliana, con il coinvolgimento di reparti speciali e del coordinamento informativo internazionale.

Il precedente recente di Oslo

La tensione è cresciuta anche alla luce di quanto accaduto sabato 11 ottobre 2025 a Oslo, dove la partita Norvegia-Israele, valida anch’essa per le qualificazioni mondiali, è stata preceduta da imponenti proteste pro-Palestina. Migliaia di manifestanti hanno sfilato davanti al Parlamento norvegese fino allo stadio Ullevaal, tra fumogeni, cori e striscioni con scritte come “No al genocidio” e “La partita non si deve giocare”.

La polizia norvegese è dovuta intervenire con gas lacrimogeni e arresti dopo un tentativo di sfondare le barriere di sicurezza. All’ingresso delle squadre in campo, l’inno israeliano è stato fischiato, e durante la partita è apparso uno striscione con la scritta “Lasciate vivere i bambini” accompagnato da una grande bandiera palestinese.

L’episodio ha spinto le autorità italiane ad alzare ulteriormente il livello di allerta, temendo che anche a Udine possano verificarsi proteste simili.