Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato ieri, 9 ottobre 2025, a Tallin, capitale estone, al XX incontro dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos, ospitato dal Presidente della Repubblica di Estonia Alar Karis.
Il vertice, che riunisce ogni anno i Presidenti di Paesi europei privi di poteri esecutivi, è stato dedicato quest’anno a un tema di grande attualità: “Intelligenza Artificiale: alleato o avversario?”.

Mattarella a Tallin
Durante la prima sessione di lavoro, Mattarella ha preso parte al dibattito insieme ai suoi omologhi europei, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide poste dall’intelligenza artificiale in modo condiviso, etico e regolamentato, mettendo al centro la dignità della persona e la responsabilità pubblica nell’uso delle nuove tecnologie.
Al tavolo erano presenti, oltre a Karis e Mattarella, i Presidenti Alexander Van der Bellen (Austria), Rumen Radev (Bulgaria), Frank-Walter Steinmeier (Germania), Constantine Tassoulas (Grecia), Edgars Rinkēvičs (Lettonia), Karol Nawrocki (Polonia), Marcelo Rebelo de Sousa (Portogallo), Peter Pellegrini (Slovacchia) e Nataša Pirc Musar (Slovenia).
Il gruppo Arraiolos: un dialogo per l’unità europea
Il cosiddetto Gruppo Arraiolos, noto anche come “United for Europe”, nacque nel 2003 su iniziativa dell’allora Presidente portoghese Jorge Sampaio. Il nome deriva dalla città portoghese di Arraiolos, dove si svolse il primo incontro. Si tratta di un forum informale di confronto politico e istituzionale, nel quale i capi di Stato europei discutono sui grandi temi che attraversano l’Unione: la coesione sociale, la democrazia, la pace e il ruolo dell’Europa nel mondo.

Obiettivo del vertice è promuovere il dialogo tra le diverse esperienze istituzionali, rafforzando la collaborazione fra Paesi membri e sostenendo i valori fondanti dell’Unione Europea.
Mattarella incontra la comunità italiana in Estonia
Prima dell’apertura ufficiale dei lavori, il Presidente Mattarella ha fatto visita all’Ambasciata d’Italia a Tallinn, dove ha incontrato una rappresentanza della comunità italiana residente in Estonia. Nel corso dell’incontro, il Capo dello Stato ha espresso riconoscenza per il contributo che gli italiani all’estero offrono alla diffusione della cultura e dell’immagine del Paese, sottolineando il valore della loro presenza in una nazione dinamica e in forte crescita come l’Estonia.
La visita alla base NATO di Ämari
Nella stessa giornata, Mattarella ha raggiunto la base aerea di Ämari, dove sono schierati i militari italiani impegnati nell’ambito della missione NATO di Air Policing nel Baltico. La base rappresenta un punto strategico per il pattugliamento aereo e la difesa collettiva dei confini orientali dell’Alleanza Atlantica.
Ad accogliere il Presidente sono stati il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), e il Colonnello Gaetano Farina, Comandante della Task Force Air – 32° Stormo. I due ufficiali hanno illustrato al Capo dello Stato le attività operative svolte dal contingente italiano, che attualmente impiega velivoli F-35 per garantire la sicurezza dello spazio aereo dei Paesi baltici.

Durante la visita, Mattarella ha espresso apprezzamento e gratitudine per il lavoro dei militari italiani, sottolineando come la loro presenza in Estonia sia una testimonianza concreta dell’impegno dell’Italia nella difesa comune, nella cooperazione internazionale e nella stabilità dell’area euro-atlantica.
Un messaggio di cooperazione e responsabilità
Il viaggio del Presidente in Estonia ha assunto così un duplice valore: politico e simbolico. Da un lato, la partecipazione al vertice Arraiolos ha ribadito il ruolo attivo dell’Italia nel promuovere un’Europa unita, capace di affrontare con consapevolezza le trasformazioni tecnologiche e sociali in corso; dall’altro, la visita ai militari italiani ha rappresentato un momento di vicinanza alle Forze Armate impegnate all’estero per la sicurezza collettiva.
Con la sua presenza a Tallinn e a Ämari, Sergio Mattarella ha voluto riaffermare il principio di solidarietà tra gli Stati membri e l’importanza di un’Europa fondata su valori condivisi, sulla cooperazione e sul rispetto reciproco — valori che restano, oggi più che mai, essenziali per affrontare le sfide globali del nostro tempo.