Domani, venerdì 10 ottobre 2025, il trasporto pubblico a Roma sarà fortemente a rischio a causa di uno sciopero indetto dai sindacati Sul, Usb e Orsa, che potrebbe creare gravi disagi a chi si sposta nella Capitale. L’agitazione riguarderà solo la rete Atac — quindi bus, filobus, metropolitane e la ferrotranvia Termini–Centocelle — e non interesserà i servizi Cotral e Trenitalia, che rimarranno regolari.
Le ragioni della protesta
Alla base dello sciopero ci sono criticità interne ad Atac legate alle condizioni di lavoro. I sindacati denunciano turni e orari difficili da conciliare con la vita privata, problemi di sicurezza alle fermate e ai capolinea, la mancanza di buoni pasto, la scarsa applicazione della legge 104 e il rifiuto dello smart working.
Questa volta, sottolineano le sigle, la mobilitazione non è collegata a tematiche politiche o internazionali, ma nasce da esigenze interne di tutela dei lavoratori.
Secondo quanto riferito da Roma Servizi per la Mobilità, “il servizio sarà regolare fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20”, mentre nelle altre fasce orarie “potranno verificarsi interruzioni e riduzioni di corse su tutta la rete Atac”.
Gli orari dello sciopero e le fasce di garanzia
Lo sciopero si articolerà in due forme di protesta:
- quella del sindacato Sul durerà 24 ore, con possibili interruzioni dalle 8:30 alle 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio;
- le sigle Usb e Orsa, invece, si fermeranno solo per quattro ore, dalle 8:30 alle 12:30.
Come previsto dalla legge, saranno comunque rispettate le fasce di garanzia, ovvero da inizio servizio diurno fino alle 8:29 e dalle 17:00 alle 19:59, durante le quali autobus e metro circoleranno regolarmente.
Le linee coinvolte
L’agitazione interesserà tutta la rete Atac, con alcune eccezioni. Le linee 021, 043, 075, 33, 77, 113, 246, 246P, 313, 319, 351, 435 (ad eccezione della corsa delle 6:32 da via Dante da Maiano), 500, 515, 551, 669 e 980 non saranno coinvolte nello sciopero e continueranno a circolare regolarmente.

Resteranno inoltre attivi senza variazioni i servizi gestiti in subappalto da Atr, Bis, Troiani e Tuscia, che comprendono oltre 80 linee tra cui 011, 013, 017, 018, 022, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 048, 049, 051, 054, 057, 059, 066, 078, 081, 135, 213, 235, 314, 343, 349, 404, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 533, 541, 543, 546, 548, 552, 555, 657, 660, 663, 665, 701, 702, 710, 711, 721, 764, 771, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 982, 985, 992, 993, 998, 999, C1 e C19.
Servizi notturni e limitazioni
Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 ottobre non sarà garantito il servizio delle linee bus notturne (quelle contrassegnate con la lettera n). Tuttavia, saranno assicurate alcune corse diurne prolungate su linee come 38, 44, 61, 86, 170, 301, 451, 664, 881 e 916, che circoleranno anche oltre la mezzanotte.
Il servizio notturno di venerdì tornerà regolare, ma non saranno garantite alcune corse diurne che si protraggono oltre le 24.

Durante lo sciopero, potrebbero restare aperte solo alcune stazioni della rete metropolitana e non sarà assicurato il funzionamento di scale mobili, ascensori e montascale. Le biglietterie fisiche potrebbero restare chiuse, mentre rimarranno attivi i canali online e il pagamento contactless a bordo e nelle stazioni.
Per chi utilizza la bici, i bike box non saranno accessibili durante le ore dello sciopero (eccetto nelle stazioni Ionio e Arco di Travertino), e il deposito o ritiro sarà possibile solo fuori dalle fasce di interruzione.
Numerosi scioperi nell’ultimo mese
Quello di venerdì 10 ottobre 2025 sarà solo l’ultimo di una lunga serie di scioperi avvenuta nell’ultimo mese. Il mese di settembre era iniziato con lo sciopero nazionale dei treni, giovedì 4 e venerdì 5 settembre. Lo sciopero era stato indetto dal Sindacato Generale di Base e dall’assemblea nazionale PdM/PdB del Gruppo Fsi.
Nelle scorse settimane gli scioperi sono sempre coincisi con manifestazioni in supporto di Gaza. Lunedì 22 settembre l’Italia si è fermata per lo sciopero generale indetto dai sindacati di base (USB, CUB, SGB, ADL Varese, Usi-Cit e altre sigle autonome) come gesto di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza e a sostegno della missione umanitaria Global Sumud Flotilla.
Venerdì 26 settembre, il settore aereo e aeroportuale si è fermato per uno sciopero nazionale di 24 ore proclamato dalla Cub-Trasporti. La mobilitazione coinvolge non solo il personale delle compagnie e degli scali, ma anche l’indotto aeroportuale. Le ragioni si sono ritrovate da una parte per le rivendicazioni economiche e contrattuali, dall’altra per una protesta contro l’occupazione israeliana della Striscia di Gaza.

Anche il mese di ottobre è iniziato all’insegna degli scioperi. Giovedì 2 e venerdì 3 ottobre 2025 si è infatti verificata una nuova astensione dal lavoro indetta dal personale delle ferrovie. A indire l’agitazione nazionale era stato il sindacato Si Cobas: lo sciopero ha interessato anche il personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Venerdì 3 ottobre si era fermata anche la scuola.
Lo sciopero si è poi ulteriormente ampliato con la notizia dell’abbordaggio della Global Sumud Flotilla. A quel punto, si sono unite alla manifestazione anche la Cgil, la Fiom-Cgil e l’Usb. Le manifestazioni in solidarietà con la Global Sumud Flotilla e contro l’arresto dei suoi attivisti da parte dell’esercito israeliano hanno attraversato sia giovedì 2 che venerdì 3 ottobre, decine e decine di città italiane. Un’ondata di cortei, occupazioni e presidi ha coinvolto studenti, collettivi, associazioni e migliaia di persone comuni, con momenti di tensione ed alcuni scontri in diverse città.