TENSIONI INTERNE

Israele: “Cessate il fuoco solo dopo la ratifica del governo”. Smotrich voterà contro

Le parole del ministro rischiano così di acuire le divisioni all’interno della coalizione guidata da Netanyahu

Israele: “Cessate il fuoco solo dopo la ratifica del governo”. Smotrich voterà contro

Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas non entrerà in vigore finché l’accordo raggiunto nelle ultime ore non sarà ratificato dal governo israeliano.

Lo ha chiarito l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, precisando che la riunione del gabinetto di sicurezza si terrà oggi alle 17 ora italiana (le 18 a Gerusalemme).

Riunione per i dettagli dell’intesa

Un’ora prima, alle 16 italiane, è prevista una riunione del Consiglio dei ministri della sicurezza per discutere i dettagli dell’intesa, che prevede – secondo indiscrezioni – la liberazione di 20 ostaggi ancora in vita in cambio del rilascio da parte di Israele di 1.950 prigionieri palestinesi, entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo.

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Benjamin Netanyahu

L’intesa, descritta come la “prima fase” di un piano più ampio per Gaza, è stata accolta con scene di festa nelle strade di diverse città palestinesi. L’esercito israeliano, nel frattempo, avrebbe iniziato a prepararsi a un ritiro parziale dalla Striscia.

Smotrich: “Non possiamo unirci a festeggiamenti miopi”

Tuttavia, all’interno del governo israeliano non mancano le tensioni politiche. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo Religioso, ha annunciato pubblicamente che non voterà a favore dell’accordo, esprimendo una netta opposizione al cessate il fuoco.

“C’è un’immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia”, ha dichiarato Smotrich su X. “Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell’accordo”.

Possibile intervento task force

Secondo fonti israeliane citate da Channel 12, nel caso in cui Hamas non riuscisse a recuperare i corpi degli ostaggi deceduti, entrerà in azione una task force multinazionale composta da Qatar, Egitto, Stati Uniti e Israele, incaricata di recuperare le salme nei luoghi di sepoltura noti all’Idf. Israele fornirà mezzi di ingegneria pesante per supportare le operazioni all’interno della Striscia.

Intanto, il premier Netanyahu dovrà trovare un delicato equilibrio tra la necessità di garantire il rilascio degli ostaggi e la tenuta politica della sua maggioranza, messa a rischio dall’opposizione di Smotrich e di altri esponenti dell’ala più radicale del governo.

Il voto di questa sera si preannuncia dunque decisivo: solo dopo il placet formale del governo l’accordo potrà entrare in vigore e il cessate il fuoco a Gaza diventare effettivo.