ESPERIMENTO

“Domenica detox digitale” in Emilia Romagna: una giornata senza cellulare per fare il pieno di cultura

Non una demonizzazione, ma un invito al buonsenso e ad un utilizzo consapevole dello strumento digitale

“Domenica detox digitale” in Emilia Romagna: una giornata senza cellulare per fare il pieno di cultura

La cultura salverà le giovani generazioni? L’Emilia Romagna ci prova, offrendo un’alternativa organizzata ai suoi giovani.

Domenica detox in Emilia Romagna: una giornata senza cellulare per fare il pieno di cultura
Giovani con cellulare e smartphone

La dipendenza da smartphone fra gli adolescenti è ormai una delle emergenze educative e sanitarie del nostro tempo. Come spiega l’Istituto Veronesi, sette ragazzi italiani su dieci ricevono il primo cellulare prima degli undici anni, e trascorrono in media sei ore al giorno connessi al telefono.

La conseguenza? Crescono ansia, isolamento, disturbi del sonno e difficoltà scolastiche.

Per provare a invertire la rotta, la Regione Emilia-Romagna lancia un’iniziativa inedita: la “domenica detox digitale”, una giornata al mese senza smartphone e dispositivi elettronici, da vivere insieme all’aperto o negli spazi pubblici e culturali delle città. La prima si terrà domenica 12 ottobre 2025, e il calendario proseguirà fino a maggio 2026.

Una domenica al mese senza schermi

L’idea, annunciata dall’assessora regionale al Welfare, Scuola, Politiche per l’infanzia e Terzo Settore Isabella Conti, nasce dal confronto con famiglie, educatori e professionisti durante gli Stati generali dell’Infanzia e dell’Adolescenza, organizzati lo scorso maggio.

“Sarà una giornata di disconnessione digitale – spiega Conti – da trascorrere all’aperto o nei musei, nelle biblioteche e negli spazi pubblici delle nostre città. Un’occasione per le famiglie, i bambini e i ragazzi di partecipare ad attività, giochi e incontri che favoriscano il contatto diretto, la socializzazione e il rispetto per l’ambiente, senza l’uso di smartphone o dispositivi digitali”.

Domenica detox in Emilia Romagna: una giornata senza cellulare per fare il pieno di cultura
Adolescente solo con il cellulare

L’iniziativa fa parte di un ampio pacchetto di 8 milioni e 350mila euro che la Regione ha destinato a progetti per l’infanzia e l’adolescenza. Fra le misure principali:

  • 2,3 milioni di euro per contrastare la povertà educativa e il ritiro sociale;
  • 800mila euro (incrementati del 30%) per finanziare progetti culturali, sportivi e ambientali del Terzo settore;
  • 700mila euro per programmi di educazione digitale rivolti a ragazzi, famiglie e insegnanti;
  • 2,5 milioni di euro per creare una rete di presìdi dedicati all’orientamento scolastico e formativo (11-19 anni);
  • 2 milioni di euro per la sperimentazione delle “scuole aperte”, dove gli istituti secondari diventeranno spazi educativi e culturali anche oltre l’orario delle lezioni.

“Rafforzare le reti educative e sociali – sottolinea l’assessora – aprire le scuole oltre l’orario curricolare, promuovere il protagonismo giovanile e il benessere psicologico, valorizzare il digitale come strumento consapevole e inclusivo: questi sono i nostri obiettivi. Lo facciamo con scelte concrete e investimenti senza precedenti, perché sostenere gli adolescenti significa sostenere il futuro delle nostre comunità”.

E aggiunge:

“Come Regione abbiamo deciso di garantire continuità agli interventi più efficaci, ma anche di sperimentare nuove azioni, consapevoli delle fragilità emergenti di adolescenti e preadolescenti. Vogliamo costruire una politica regionale integrata per l’adolescenza, radicata nei territori e fondata su ascolto, prevenzione e partecipazione. Una politica che valorizzi la corresponsabilità educativa di famiglie, scuola, Terzo settore e comunità locali”.

Un’emergenza silenziosa: la dipendenza digitale tra i giovani

L’iniziativa arriva in risposta a un fenomeno in costante crescita. La dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e membro della Società Psicoanalitica Italiana, spiega che la dipendenza da smartphone ha effetti “psico-sociali, fisici e cognitivi”. Fra i sintomi più diffusi ci sono ansia, depressione, isolamento, irritabilità, disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione.

Domenica detox in Emilia Romagna: una giornata senza cellulare per fare il pieno di cultura
Bambino con cellulare

In Italia, si stima che circa 100mila ragazzi presentino caratteristiche compatibili con una dipendenza da social media.

“Il problema – chiarisce Lucattini – non è l’oggetto in sé, ma i contenuti che esso veicola attraverso internet. I social, i giochi e molte app sono progettati per generare dipendenza, stimolando il sistema dopaminergico, cioè il circuito della gratificazione e della frustrazione”.

Gli adolescenti, spiega l’esperta, sono particolarmente vulnerabili:

“È una fase di grandi cambiamenti e turbamenti emotivi. Gli smartphone diventano un rifugio per placare ansie e insicurezze. Ma se l’uso non è controllato, rischiano di isolarsi e sostituire la realtà con lo schermo”.

Educare, non proibire

La soluzione, secondo gli esperti, non è vietare i dispositivi, ma insegnarne un uso equilibrato.

“L’educazione digitale deve cominciare presto – suggerisce Lucattini –: se i bambini avessero dispositivi semplici, senza accesso a internet ma con giochi adatti alla loro età, crescerebbero imparando un rapporto sano con la tecnologia. Se qualcosa è proibito, viene ricercato; se è permesso ma controllato, diventa parte della quotidianità”.

La prevenzione passa anche attraverso attività alternative: studio, lettura, musica, sport e vita sociale. Sono questi gli antidoti più efficaci contro la dipendenza.

Ed è proprio su questo principio che si fonda la domenica detox voluta dalla Regione Emilia-Romagna: non un bando totale, ma un invito al buonsenso.

Una giornata al mese per ricordare ai più giovani che la connessione più importante resta quella umana: con gli altri, con la natura e con se stessi.