La morte di Luisa Asteggiano, l’italiana di 45 anni di Bra, ritrovata morta domenica 5 ottobre 2025 nel suo appartamento a Formentera, non sarebbe un femminicidio. L’autopsia sul corpo della donna, infatti, ha certificato che la morte “non è avvenuta per un evento violento”.
È quanto assicura il comando della Guardia Civil delle Baleari in una nota.
“Dopo la realizzazione dell’autopsia corrispondente, è stato determinato che la morte non è avvenuta per un evento violento, escludendo pertanto un fatto di violenza di genere, in attesa di altri risultati di analisi sollecitati per determinare le cause della morte”, segnalano gli investigatori.
Ivan Sauna, il compagno 51enne della donna era stato fermato domenica in relazione al decesso e comparirà oggi davanti al magistrato.

A scoprire il corpo, intorno alle 8.30, sarebbero stati alcuni conoscenti che, non avendo notizie della donna, hanno dato l’allarme.

Rilasciato il compagno, 51enne di Busto Arsizio
Poche ore dopo il ritrovamento, gli agenti della Guardia Civil spagnola hanno arrestato il compagno della vittima, Ivan Sauna, 51 anni, originario di Busto Arsizio (Varese). L’uomo viveva anche lui da tempo sull’isola, dove gestiva un’agenzia di affitti turistici. È stato fermato dopo un interrogatorio condotto dagli investigatori dell’Unità di Investigazione Criminale (CIP), in collaborazione con il laboratorio di analisi forense del comando di Palma di Maiorca.
A seguito degli esiti dell’esame autoptico, è stato rilasciato.

Cosa è successo?
Luisa Asteggiano viveva a Formentera da diversi anni, in un appartamento in avenida Miramar, e lavorava nel settore turistico. Aveva un figlio quindicenne nato da una precedente relazione, che abitava con lei sull’isola.
Le indagini della Guardia Civil mirano ora a ricostruire le ultime ore di vita della donna e a chiarire se vi fossero stati episodi di violenza precedenti.
Il coinvolgimento del consolato italiano
Il Consolato Generale d’Italia a Barcellona è stato informato sin dalle prime ore del ritrovamento del corpo e segue da vicino l’evoluzione delle indagini. Le autorità consolari hanno già contattato la famiglia della vittima in Italia, fornendo assistenza e supporto ai parenti, in particolare alla sorella, al fratello e all’ex marito della donna, padre del figlio minorenne.
La notizia ha destato profondo dolore a Bra, la città d’origine della 45enne, dove vive ancora parte della sua famiglia.
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