Nell’immaginario collettivo lo sport è sinonimo di vittoria dove coppe e medaglie sembrano l’unico traguardo possibile e arrivare secondi significa “aver perso”. Eppure, per i ragazzi che crescono nello sport, il secondo posto è un’occasione preziosa per sviluppare resilienza, umiltà e capacità di ripartire.
Sport e ragazzi, il valore del secondo posto
La vita, come lo sport, non è fatta solo di vittorie e ogni percorso comporta sfide, ostacoli e risultati parziali.
Imparare ad accettare e valorizzare il secondo posto significa comprendere che il valore di un’esperienza non si misura solo con la medaglia d’oro. Salire sul secondo gradino del podio vuol dire riconoscere i propri progressi, affrontare la pressione e trasformare la delusione in energia per crescere.
Questo è un esercizio di equilibrio emotivo che aiuta a non perdere la voglia di migliorarsi coltivando rispetto per sè e per gli altri. Il secondo posto insegna l’importanza di mantenere la motivazione anche quando non si raggiunge il massimo risultato. Lo sport non forma solo campioni, ma persone capaci di affrontare la sfida con determinazione e dignità dove abituarsi a gestire le delusioni prepara i ragazzi alle sfide dell’età adulta, fatte di traguardi raggiunti e di altri soltanto sfiorati.
Arrivare secondi non significa “non essere abbastanza”, ma essere già tra i migliori e aver intrapreso un cammino di impegno che merita rispetto. Riconoscere il proprio percorso e continuare a credere nelle proprie possibilità è la vera vittoria.
Vassiliki Tziveli
Vassiliki Tziveli è giornalista e mental coach e cura una rubrica fissa su tutti i 51 settimanali del gruppo editoriale Netweek (più di 400mila copie settimanali in 4 regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria) oltre al nostro quotidiano online nazionale.