Il giorno dopo il “fermo” della Global Sumud Flotilla è quello delle reazioni. Ed è durissima quello del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben-Gvir, che accusa gli attivisti di essere dei terroristi e di non aver portato praticamente nulla per sostenere la popolazione di Gaza, insistendo sul fatto che la missione della Flotilla non avrebbe avuto alcuno scopo umanitario, ma sia stata soltanto una provocazione.
Flotilla, Ben-Gvir dà dei terroristi agli attivisti della Flotilla
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, noto per le sue posizioni di estrema destra, ha diffuso un video in cui attacca duramente gli attivisti a bordo delle navi, definendoli “terroristi bianchi”. Nel filmato, girato all’interno di una delle barche sequestrate, Ben-Gvir afferma:
“Il comandante è già in prigione. Nessuna traccia di aiuti umanitari. Questi sono terroristi, non portavano davvero cibo o medicinali per Gaza. Ora dovranno obbedire alle nostre leggi”.
Ben Gvir attacked the activists detained from the Sumud Flotilla ships before their transfer to Ketziot Prison, shouting repeatedly: “You are terrorists.” pic.twitter.com/JR7txjDc3u
— Eye on Palestine (@EyeonPalestine) October 2, 2025
La posizione del governo israeliano
Anche il ministero degli Esteri israeliano ha rilanciato le accuse contro la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, sostenendo in un post ufficiale che “non si è mai trattato di veri aiuti per Gaza, ma di una provocazione politica”.
Le autorità affermano che la polizia e l’esercito non hanno trovato quantità significative di beni di prima necessità a bordo delle navi.
Un video diffuso dall’IDF (Forze di Difesa Israeliane) mostra un militare durante l’ispezione di una delle imbarcazioni:
“Sono all’interno di una delle navi più grandi della Flotilla, ma qui non c’è nulla. Non ci sono aiuti umanitari. Questo conferma che l’obiettivo non era aiutare Gaza, ma ottenere visibilità mediatica”.
.@IsraelPolice is looking for the humanitarian aid from the Hamas-Sumud provocation so it can be transferred peacefully to Gaza.
The only problem: so far they haven’t found much.
Like we said, it was never about the aid. It was always about the provocation. pic.twitter.com/AbL52UGQCv
— Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) October 2, 2025
Un’ultima nave ancora in mare
Nonostante i sequestri, una delle imbarcazioni della Flotilla risulta ancora in navigazione e continua a resistere. Gli attivisti internazionali ribadiscono che la missione aveva lo scopo di rompere il blocco su Gaza e consegnare direttamente beni essenziali alla popolazione civile palestinese.