Sì definitivo

Il 4 ottobre torna festa nazionale: un giorno di vacanza in più per San Francesco

Dopo il parere positivo della Camera è arrivato anche quello del Senato. Dal prossimo anno una festività in più

Il 4 ottobre torna festa nazionale: un giorno di vacanza in più per San Francesco

Dopo il sì della Camera è arrivato anche quello del Senato. Il Parlamento dunque ha approvato la legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale in onore di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.

Origini della proposta

L’iniziativa è stata presentata dal gruppo di maggioranza Noi Moderati. Il leader Maurizio Lupi ha spiegato che l’idea nasce da una proposta del poeta Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco (2026).

Lupi ha sottolineato che la festività rappresenta un richiamo ai valori di pace, coesione e spiritualità, che fanno parte dell’eredità francescana.

Un ritorno alle origini

La festività del 4 ottobre era già stata riconosciuta in passato, ma fu abolita nel 1977 in seguito alla riforma che ridusse le giornate festive civili. Con questa legge, dal 2026 gli italiani avranno nuovamente a disposizione un giorno di festa in più, che si aggiunge ai 12 già previsti dal calendario nazionale.

Impatto economico

Oltre al significato culturale e religioso, la misura ha anche implicazioni economiche. Il costo stimato per lo Stato è di circa 10,6 milioni di euro l’anno, così ripartiti:

  • 8,7 milioni per il comparto del Servizio Sanitario Nazionale;
  • 1,8 milioni per il pagamento di straordinari a forze dell’ordine, forze armate e vigili del fuoco.

Il commento di Meloni

Con una nota ufficiale, Giorgia Meloni ha commentato la decisione di ripristinare la festa di San Francesco.

“Accolgo con gioia e soddisfazione la notizia dell’approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge parlamentare che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d’Italia”.

“Il Governo ha appoggiato convintamente l’iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l’appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte del Poverello d’Assisi”.

“Il sostegno bipartisan e pressoché unanime alla proposta è un segnale importante dell’unità che si ritrova in politica attorno ad una delle figure più rappresentative e distintive dell’identità nazionale. Un Santo amato da tutto il popolo italiano e in cui tutto il popolo italiano si riconosce. La Festa nazionale sarà l’occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo”.

 Il commento dei frati di Assisi

Accoglienza positiva da parte dei francescani di Assisi. Il portavoce, fra’ Giulio Cesareo, ha dichiarato all’Adnkronos:

“Ci fa piacere che si tornerà alla festa di San Francesco come festa nazionale. Speriamo che non sia soltanto un rosso sul calendario ma che diventi un’occasione per riflettere come comunità nazionale e per aderire sempre più alla testimonianza di San Francesco di pace, fraternità e servizio agli uomini”.