Sono 23 le città e le Unioni di Comuni che hanno presentato la loro candidatura per diventare Capitale italiana della Cultura 2028.
Le domande, depositate entro la scadenza ufficiale del 25 settembre 2025 al Ministero della Cultura, delineano un panorama ricco e diversificato di progetti, tutti pensati per valorizzare il patrimonio artistico e rafforzare l’identità dei territori coinvolti.
Progetti culturali e obiettivi delle candidature
Ogni città ha sviluppato un programma annuale completo, corredato da un cronoprogramma dettagliato e da un piano economico-finanziario.
L’obiettivo è garantire la sostenibilità delle iniziative e, al tempo stesso, promuovere la cultura come motore di sviluppo economico, partecipazione civica e innovazione sociale.
Questi dossier non sono semplici raccolte di eventi, ma rappresentano visioni strategiche di lungo periodo, con l’ambizione di trasformare i territori in veri e propri laboratori culturali e sociali.
Le città candidate a Capitale della Cultura 2028
Ecco l’elenco completo delle città e dei progetti presentati:
- Anagni (FR) – “Hernica Saxa. Dove la storia lega, la cultura unisce”
- Ancona – “Ancona. Questo adesso”
- Bacoli (NA) – “Il futuro parte da una scossa”
- Benevento – “Attraversare l’invisibile”
- Catania – “Catania continua”
- Colle di Val d’Elsa (SI) – “Colle28. Per tutti, dappertutto”
- Fiesole (FI) – “Dialoghi tra terra e cielo”
- Forlì – “I sentieri della bellezza”
- Galatina (LE) – “Il sogno dei luoghi”
- Gioia Tauro (RC) – “La cultura è Gioia”
- Gravina in Puglia (BA) – “Radici al futuro”
- Massa – “La Luna, la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”
- Mirabella Eclano (AV) – “L’Appia dei popoli”
- Moncalieri (TO) – “La periferia fa centro”
- Pieve di Soligo (TV) – “Io Siamo”
- Pomezia (RM) – “Dal mito di Enea alle città di fondazione”
- Rozzano (MI) – “La cultura oltre i luoghi comuni”
- Sala Consilina (SA) – “Un ponte tra storia e futuro”
- Sarzana (SP) – “L’impavida. Crocevia del futuro”
- Tarquinia (VT) – “La cultura è volo”
- Unione dei Comuni della Città Caudina – “Terra futura. Europa abita qui”
- Valeggio sul Mincio (VR) – “Coltiviamo le persone”
- Vieste (FG) – “L’anima bianca della Puglia”
Come avverrà la selezione
Come spiega il ministero della Cultura, la valutazione delle candidature sarà affidata a una commissione di sette esperti indipendenti, specializzati in cultura, arte e valorizzazione territoriale. Entro il 18 dicembre 2025 saranno scelte dieci finaliste.
Le finaliste presenteranno i propri progetti in audizioni pubbliche entro il 12 marzo 2026.
La decisione definitiva arriverà entro il 27 marzo 2026, con la proclamazione ufficiale della Capitale italiana della Cultura 2028.
La città vincitrice riceverà un contributo di 1 milione di euro per realizzare il programma proposto, con l’obiettivo di lasciare un’eredità culturale e sociale duratura.
Le Capitali italiane della Cultura: uno sguardo recente
Negli ultimi anni, il titolo è stato assegnato a diverse città italiane: Agrigento (2025) con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, L’Aquila (2026) con “Città Multiverso”, Pordenone (2027) con “La cultura fiorisce”.
Oltre alla Capitale italiana della Cultura, il Ministero della Cultura promuove anche altri titoli: Capitale italiana del Libro, dedicata alla promozione della lettura e del settore editoriale e la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea, pensata per valorizzare le città che investono in innovazione artistica e linguaggi creativi del presente.