A Scampia

Sequestrano un uomo per impossessarsi della casa popolare. Arrestate sette persone

Secondo le stime post Decreto Sicurezza in Italia ci sarebbero 30.000 appartamenti di edilizia pubblica occupati abusivamente

Sequestrano un uomo per impossessarsi della casa popolare. Arrestate sette persone

Un sequestro di persona, violenze brutali e minacce feroci: è quanto accaduto a Scampia, nel cuore del Rione Sette Palazzi, dove un uomo è stato rapito e tenuto in ostaggio all’interno di una sala scommesse. Nel frattempo, sua moglie e sua figlia venivano picchiate e costrette a cedere le chiavi di casa e dell’auto.

Obiettivo dei malviventi: impossessarsi di un appartamento di edilizia popolare, sfrattando con la forza la famiglia residente.

Anche in questo caso parliamo di un’occupazione abusiva di una casa, ma a differenza dei recenti episodi che hanno infiammato la politica, le modalità sono decisamente differenti.

Clan Cifariello e Cancello dietro al sopruso

Secondo le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (DDA), dietro questo episodio si nascondono esponenti di vertice e affiliati ai clan Cifariello e Cancello, storicamente egemoni a Scampia.

Uno dei capi, nel settembre 2024, è riuscito a entrare nell’abitazione della vittima mentre i complici tenevano ancora sequestrato il proprietario.

“Dacci le chiavi di casa entro mezz’ora e liberiamo tuo padre”, hanno intimato al figlio. Sotto minaccia, la famiglia ha dovuto cedere.

Il clan non si è limitato all’occupazione: il nuovo “inquilino” ha persino iniziato a indossare i vestiti trovati negli armadi, cambiando la targhetta con il proprio cognome all’ingresso dell’appartamento. La moglie e la figlia della vittima, che avevano protestato, sono state colpite a pugni e costrette a cedere anche le chiavi della loro automobile. La minaccia era chiara:

“Se chiami la polizia, cacciamo anche i tuoi genitori dal rione”.

L’intervento della Polizia e gli arresti

Grazie alle indagini della Squadra Mobile di Napoli e degli agenti del Commissariato di Scampia, coordinate dalla DDA, l’incubo è finito. Dopo mesi di accertamenti, è scattato il blitz che ha portato all’arresto di sette persone accusate, a vario titolo, di:

  • sequestro di persona a scopo di estorsione,
  • occupazione abusiva di alloggi popolari,
  • rapina ed estorsione,
  • lesioni personali,
  • riciclaggio.

Tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati ingenti somme di denaro contante, diversi cellulari utilizzati per le comunicazioni e un orologio di lusso, probabile frutto delle attività illecite.

Camorra e occupazioni abusive: un fenomeno diffuso a Napoli

Il caso non è isolato. La camorra da anni utilizza la violenza e l’intimidazione per appropriarsi degli appartamenti popolari nei quartieri più difficili di Napoli, tra cui Scampia e Secondigliano. Le case diventano così merce di scambio, rifugio per latitanti o fonte di rendita illecita.

Le indagini della DDA hanno più volte evidenziato come i clan sfruttino il bisogno abitativo delle famiglie per imporre la loro legge e rafforzare il controllo sul territorio.

Occupazioni abusive in Italia: situazione e provvedimenti

Secondo stime diffuse dopo il Decreto Sicurezza, sarebbero oltre 30.000 gli alloggi della pubblica edilizia abitativa occupati illegalmente che potrebbero essere liberati grazie alle nuove norme, generando un gettito stimato di decine di milioni di euro l’anno.

Il Decreto sicurezza è recentemente intervenuto sul tema con i seguenti provvedimenti:

  • Articolo 634-bis del Codice Penale
    Il Decreto Sicurezza 2025 (DL n. 48/2025) ha introdotto il nuovo articolo 634-bis del Codice Penale, che punisce con reclusione da 2 a 7 anni chi occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui, o ne impedisce il rientro al proprietario o legittimo detentore.
  • Sgombero accelerato e nuove norme procedurali
    Il decreto introduce procedure più rapide per lo sgombero: la polizia giudiziaria può intervenire immediatamente, non è necessario attendere la conclusione del processo penale, può essere chiesto lo sgombero dal pubblico ministero già in fase preliminare. Inoltre, sono introdotte misure per impedire l’anagrafica e gli allacciamenti alle utenze a favore degli occupanti abusivi.
  • Tutela dei proprietari tramite la Cassazione
    In una recente pronuncia (settembre 2025), la Corte di Cassazione ha riconosciuto che, in situazioni in cui lo Stato o le autorità non intervengono tempestivamente per sgomberare un immobile occupato abusivamente, i proprietari possono avere diritto a risarcimenti per danni causati dall’inerzia degli enti pubblici.