Uno o due droni non identificati hanno sorvolato per diverse ore la base aerea di Karup, la più grande della Danimarca. L’episodio è avvenuto nella sera di venerdì 26 settembre 2025, intorno alle 20:15, ed è stato confermato dalla polizia danese.
“I velivoli sono stati avvistati sopra e all’esterno della base, ma non li abbiamo abbattuti”, ha dichiarato l’ufficiale Simon Skelsjaer all’agenzia Afp.
BREAKING:
Denmark announces that unknown drones were spotted over several military facilities last night.
The country’s main air base Karup, which houses Denmark’s F-16s any F-35s, was also paid a visit by the drones 🇩🇰 pic.twitter.com/uFcqyjaeWd
— Visegrád 24 (@visegrad24) September 27, 2025
La base di Karup, che condivide le piste con l’aeroporto civile di Midtjylland, non ha registrato conseguenze sui voli, poiché non erano previsti collegamenti commerciali. L’incidente si aggiunge a una serie di avvistamenti che hanno interessato in settimana diversi scali del Paese – tra cui Aalborg, Billund, Esbjerg e Sønderborg – con chiusure temporanee e forti disagi.
Allerta sicurezza: “Attacco ibrido”
Il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen ha parlato di un episodio “sistematico” e lo ha descritto come un attacco ibrido, sottolineando però che “non vi è una minaccia militare diretta” per la Danimarca.
“Eravamo pronti ad abbatterli, ma abbiamo deciso di non farlo per evitare rischi alla popolazione”, ha spiegato anche il capo di Stato Maggiore Michael Hyldgaard.
Secondo le autorità, i droni “non provengono da molto lontano” e potrebbero essere stati lanciati dalla stessa Danimarca o da aree vicine, come la Germania settentrionale.
“La vera sfida è il rilevamento – ha ammesso Lund Poulsen – dobbiamo migliorare molto su questo fronte”.
Drones / UAP over Copenhagen, Denmark tonight pic.twitter.com/aoPe8ZQotA
— Mark (@divkjafs) September 25, 2025
Il ministro della Giustizia Peter Hummelgaard ha annunciato l’acquisizione di nuove tecnologie per il rilevamento e la neutralizzazione degli UAV.
“L’obiettivo di questi attacchi è seminare paura e creare divisione”, ha affermato.
Droni e tensioni tra Kiev e Budapest
Alla crisi nordica si aggiunge un nuovo fronte di tensione in Europa orientale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la violazione dello spazio aereo ucraino da parte di droni da ricognizione provenienti dall’Ungheria, ipotizzando che fossero diretti a monitorare il potenziale industriale delle zone di confine.

“Ho ordinato verifiche e rapporti immediati su ogni episodio registrato”, ha dichiarato Zelensky.
La replica di Budapest è stata durissima: il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha accusato il presidente ucraino di “ossessione anti-ungherese” e di “vedere cose che non esistono”. Non si è fatta attendere la controreplica di Kiev: il capo della diplomazia ucraina Andrii Sybiha ha parlato di “ipocrisia e degrado morale” del governo ungherese, definendolo “lacchè del Cremlino”.
Un mosaico europeo di incursioni
L’ondata di avvistamenti in Danimarca si inserisce in un contesto di crescente tensione in Europa settentrionale. Nelle ultime ore, un drone è stato intercettato anche vicino all’aeroporto di Oslo, in Norvegia. La polizia ha arrestato un uomo straniero sulla cinquantina, la cui identità non è stata resa nota.
Già nei giorni scorsi, la premier danese Mette Frederiksen aveva denunciato “attacchi ibridi” contro infrastrutture critiche, evocando la possibilità di un coinvolgimento russo. Tuttavia, lo stesso ministro della Difesa ha precisato che non vi sono prove dirette di un legame con Mosca.