caos alla camera

L’opposizione occupa i banchi del Governo: “Meloni subito in Aula per riferire sulla Flotilla”

Domani sul tema è previsto l'intervento del ministro della Difesa Crosetto

L’opposizione occupa i banchi del Governo: “Meloni subito in Aula per riferire sulla Flotilla”

Mattinata di tensione a Montecitorio, il 24 settembre 2024, dopo le notizie dell’attacco con droni contro la Global Sumud Flotilla, la spedizione umanitaria diretta a Gaza. Le opposizioni hanno aperto la seduta chiedendo con forza l’immediata convocazione della Conferenza dei capigruppo e la presenza in Aula dei ministri Antonio Tajani, Guido Crosetto e della premier Giorgia Meloni.

Il Movimento 5 Stelle ha alzato i toni, con Stefania Ascari prima e Riccardo Ricciardi poi, minacciando di bloccare i lavori parlamentari “con ogni mezzo” sia in Aula che nelle Commissioni.

Le voci delle opposizioni

A dare il via alle richieste è stata Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera:

“Continuare i lavori in questa situazione è davvero complicato, noi come Avs, e io come presidente di questo gruppo chiediamo che venga convocata subito la Conferenza dei capigruppo per verificare la disponibilità del ministro Crosetto e del governo di venire in aula perché la situazione, prima che diventi drammatica e ingestibile, deve essere assolutamente affrontata. Qui parliamo di uno Stato che non ha esitato ad attaccare civili, bambini, giornalisti, insegnanti, pensate che esiterà a usare tutti gli strumenti per bloccare la Flotilla? Io credo di no, sono preoccupata. Sono convinta che sia necessario prendere provvedimenti prima che sia troppo tardi”.

Alla sua voce si sono aggiunte quelle di Chiara Braga (Pd) e di Riccardo Ricciardi (M5S). Per la capogruppo dem:

“Quanto avvenuto questa notte credo che necessiti un momento di assunzione di responsabilità da parte del Parlamento. Noi sappiamo che quello che è avvenuto non è una semplice opera di intimidazione, lo consideriamo un attacco ai rappresentanti anche istituzionali. Chiediamo la convocazione della capigruppo per una iniziativa che veda protagonista il parlamento, non possiamo essere silenti”.

Ricciardi ha rincarato:

“Il Movimento 5 Stelle non solo non parteciperà ai lavori d’aula e di commissione fin quando non verrà Crosetto e fin quando non sarà garantita la protezione ai ‘patrioti’ occidentali che sono sulla Flotilla, ma farà in modo di bloccare i lavori con tutto ciò che ne consegue perché è un attacco all’Italia anche”.

Alcuni deputati delle opposizioni hanno occupato l’emiciclo e i banchi del governo, costringendo la presidenza a sospendere la seduta.

Il racconto dalla Flotilla

Intanto giungono testimonianze dirette dal mare. Arturo Scotto, deputato Pd imbarcato sulla Flotilla, ha raccontato all’Ansa:

“Ci risulta che 11 barche della Flotilla siano state colpite, hanno colpito per esempio le vele per rallentarne la corsa. I droni hanno sorvolato anche molto vicino ma la nostra barca è illesa. Non ci risultano feriti. Non è chiaro questi droni da dove partono e chiediamo spiegazioni al governo. La distanza da Gaza è ancora molto significativa, siamo vicini a Creta e questo attacco in acque internazionali è illegale”.

Su X, Scotto aveva già denunciato “bombe sonore, flashbang, gas urticanti, interruzioni parziali delle comunicazioni”.

Maria Elena Delia, portavoce italiana della Flotilla, ha confermato la gravità dell’accaduto:

“Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. È stato come un attacco ai tre Paesi. È un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga”.

La richiesta della Flotilla all’Onu

Attraverso un appello diffuso su Telegram, l’organizzazione della Flotilla ha chiesto il sostegno delle Nazioni Unite e degli Stati coinvolti:

“Esigiamo che tutti gli Stati membri dell’Onu, e in particolare quelle nazioni che sono a bordo delle imbarcazioni, garantiscano e facilitino immediatamente una protezione efficace, tra cui scorta marittima, osservatori diplomatici accreditati e una presenza protettiva manifesta”.

La spedizione, composta da circa 40 imbarcazioni provenienti da 44 Paesi, chiede garanzie per poter procedere “in sicurezza senza ostacoli e affinché il diritto prevalga sulle azioni di annientamento”.

Le prime reazioni del governo italiano

Presa di posizione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini:

“È giusto e doveroso tutelare l’incolumità di tutti. Noi facciamo e faremo di tutto per proteggere la salute e il diritto alla navigazione, alla libertà di espressione per tutti. È chiaro che quando ti avvicini a una zona di guerra, qualcosa si rischia”.

Il presidente di turno di Montecitorio, Giorgio Mulè, ha informato l’Aula che la presidenza della Camera si è immediatamente attivata:

“Ascoltate le richieste avanzate dalle opposizioni in Aula la presidenza della Camera si è subito attivata con la Presidenza del Consiglio e il ministro per i Rapporti con il Parlamento. Il governo ha dato immediata disponibilità a che il ministro Crosetto – oggi in Lettonia – venga a riferire domattina in Aula”.

Mulè ha aggiunto che il calendario dei lavori sarà ridefinito al termine dei lavori antimeridiani.

Crosetto riferirà in Parlamento

La conferma è arrivata anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa:

“Il ministro della Difesa Guido Crosetto interverrà domani anche al Senato per un’informativa sull’attacco subito nella notte dalla Global Sumud Flotilla. Darò prima della fine della seduta l’orario. È inutile alzare i toni, c’è una richiesta legittima di avere informazioni e i ministri, sia quello degli Esteri sia quello della Difesa, sono all’estero. Rientra Crosetto e domani verrà. La drammatizzazione sarebbe un fuor d’opera”.

Domani quindi sarà la giornata decisiva: Crosetto sarà chiamato a riferire sia alla Camera che al Senato sulla vicenda che ha già infiammato il dibattito politico.