Migranti, petrolio, transizione ecologica: davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, Donald Trump ha preso di mira tanto l’organizzazione quanto i governi europei.
Con un discorso dai toni durissimi, ha accusato Bruxelles e le capitali dell’Unione di continuare a comprare petrolio dalla Russia e di esporsi al rischio della rovina con “idee energetiche suicide” e con una gestione dell’“immigrazione” che, a suo dire, sta travolgendo il continente.
Trump attacca l’Onu: “I vostri Paesi stanno andando all’inferno”
Il tycoon ha parlato per quasi un’ora – ben oltre i 15 minuti normalmente concessi ai leader mondiali – e ha trasformato l’intervento in un manifesto della sua linea Maga. Ha invitato i capi di Stato a “rendere i loro Paesi di nuovo grandi”, rivendicando di aver portato gli Stati Uniti “nell’età dell’oro” in pochi mesi, mentre “l’Europa è nei guai seri”, con migranti che “arrivano a frotte”.
Per rafforzare il suo attacco, Trump ha snocciolato dati sulle prigioni europee:
“Il 50% dei detenuti in Germania sono stranieri, il 53% in Austria, il 54% in Grecia e il 72% nella bella Svizzera”. Numeri che, ha avvertito, devono far riflettere: “Se non affronterete l’immigrazione con decisione, come abbiamo fatto noi, i vostri Paesi andranno all’inferno”.
La crisi migratoria, ha spiegato, è il risultato del “fallito esperimento dei confini aperti” e va fermata subito. Secondo lui, le Nazioni Unite non hanno solo fallito, ma avrebbero persino contribuito a “creare e finanziare” queste invasioni, mentre “dovrebbero fermarle”.
All’ONU non funziona il gobbo e Trump va a ruota libera: “Il responsabile del gobbo se la passerà male […] Noi siamo i migliori al mondo. Abbiamo abbassato le bollette di luce e gas, il prezzo degli alimenti, le tasse e abbiamo sconfitto l’inflazione […] Melania sarebbe… pic.twitter.com/5SBcKSr1RL
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) September 23, 2025
La crisi climatica è “una truffa”
Durissime anche le parole sul clima. Trump ha liquidato la battaglia contro il riscaldamento globale come una “truffa” e ha ironizzato sugli ambientalisti che “vogliono uccidere le mucche”.
Ha rivendicato di aver fatto uscire Washington dal “fake accordo di Parigi” e ha ricordato:
“Ho risolto sette guerre in sette mesi e non ho ricevuto dall’Onu neanche una telefonata”.
Poi la domanda, lanciata alla platea:
“Qual è lo scopo delle Nazioni Unite?”.
Per il tycoon, infatti, l’organizzazione è fatta di “parole vuote che non risolvono le guerre” e rimane ben lontana dal realizzare le potenzialità che pure avrebbe.
I problemi logistici
Non sono mancate battute al vetriolo. “Nessuno mi ha ringraziato” per gli sforzi di pace, ha detto Trump, raccontando con sarcasmo il suo arrivo al Palazzo di Vetro:
“L’unica cosa che ho ricevuto è stata una scala mobile rotta e un gobbo che non funziona”.
Here’s when the UN escalator stopped working the second Trump & Melania got to it
(The teleprompter stopped right when he started his speech also) pic.twitter.com/fxmDetY3Yb
— The Tennessee Holler (@TheTNHoller) September 23, 2025
Lui e Melania sono stati costretti a salire le scale a piedi perché l’impianto, attivo fino a pochi istanti prima, si era bloccato. “Per fortuna siamo in forma”, ha commentato tra gli applausi. Poco dopo, anche il teleprompter ha smesso di funzionare.
“Non mi dispiace parlare senza gobbo, così si parla più dal cuore”, ha scherzato, avvertendo: “Posso solo dire che chi opera questo teleprompter è in grossi guai”.
Sul piano geopolitico, Trump ha confermato la linea dura. Riguardo al Medio Oriente ha dichiarato che “riconoscere la Palestina è una ricompensa ad Hamas”, riferendosi alle recenti decisioni di Francia, Regno Unito, Canada, Australia e altri Paesi.
Quanto all’Ucraina, le critiche non hanno risparmiato nessuno: non soltanto l’Europa, ma anche Cina e India, che secondo lui sono “i maggiori finanziatori della guerra russa”.
A margine dei lavori, il presidente ha avuto anche un incontro faccia a faccia con Volodymyr Zelensky.