E' stato arrestato

Comandante della Stradale toglieva multe agli sponsor del figlio pilota

Coinvolti quattro industriali brianzoli del settore edile: soldi per finanziare la carriera del giovane in cambio dei favori elargiti dalla Polizia.

Comandante della Stradale toglieva multe agli sponsor del figlio pilota
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E sì che durante la sua carriera s'era anche distinto per atti degni d'encomio. La buccia di banana sulla quale è scivolato il comandante di un distaccamento della Polizia stradale è l'amore per il figlio, campione di go-kart: il poliziotto infatti toglieva le multe (o comunque evitava il rischio di prenderle) agli imprenditori che facevano da sponsor al giovane pilota.

Comandante toglieva le multe agli sponsor del figlio

Da Prima Monza

Succede a Seregno, in Brianza, dove sono stati messi a segno sette arresti fra imprenditori e agenti per corruzione: due in carcere, cinque agli arresti domiciliari. L’accusa: soldi sotto forma di sponsorizzazioni per evitare o ridurre il rischio di sanzioni amministrative.

Nella mattinata di mercoledì 16 dicembre 2020, la Squadra di Polizia giudiziaria del Compartimento Polizia stradale di Milano ha dato esecuzione alle custodie cautelari emesse dal Tribunale di Monza, a firma del Gip Pierangela Renda.

Le indagini della Procura sulla Polizia stradale

Gli inquirenti hanno accertato una serie di illeciti a carico dell’ex comandante del distaccamento della Polizia Stradale di Seregno (ora soppresso), Gabriele Fersini. Secondo l’accusa, era connivente con quattro imprenditori brianzoli del settore edile e/o della lavorazione e trasporto di materiali estrattivi al fine di eliminare o comunque ridurre drasticamente il rischio di sanzioni amministrative per gli stessi. In cambio avrebbe ottenuto denaro, al momento di importo indeterminato, sotto forma di “sponsorizzazioni” dell’attività sportiva del figlio.

Coinvolti anche due agenti e un avvocato

Le indagini hanno dimostrato la responsabilità di altri due poliziotti che, collaborando illecitamente con un avvocato milanese, giravano al legale i contatti di soggetti intenzionati a proporre ricorso alle sanzioni elevate dal loro stesso ufficio, in particolare per i casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope. Per questa attività extra-lavorativa, l’avvocato cedeva una parte della sua parcella ai due pubblici ufficiali disonesti.

Il comandante aveva anche coordinato le indagini per il famigerato crollo del ponte di Annone, sulla superstrada Milano-Lecco, che aveva portato alla morte di un incolpevole anziano automobilista.

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