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Le piazze italiane in sciopero generale per Gaza: blocchi e proteste in tutte le città

Momenti di tensione, cortei e occupazioni scuole: la giornata del 22 settembre 2025 raccontata città per città

Le piazze italiane in sciopero generale per Gaza: blocchi e proteste in tutte le città

Oggi, 22 settembre 2025, l’Italia è attraversata da uno sciopero generale indetto dai sindacati di base in solidarietà con la popolazione di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla.

La mobilitazione coinvolge tutti i settori: trasporto pubblico locale, ferrovie, porti, scuole e servizi pubblici. Manifestazioni si stanno svolgendo in almeno 75 città del Paese, con una massiccia partecipazione di studenti. Lo sciopero è scattato alla mezzanotte e durerà fino alle ore 23, con modalità di adesione diversificate tra trasporto marittimo e trasporti locali, garantendo fasce minime di servizio a seconda delle città.

Milano: tensioni e occupazioni studentesche

A Milano, il percorso del corteo, che ha raccolto in piazza migliaia di persone, ha attraversato la città lungo Foro Bonaparte, viale Gadio, via Legnano, i Bastioni di Porta Volta, viale Crispi, i Bastioni di Porta Nuova, viale Monte Santo, piazza Repubblica per poi concludersi in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale.

Gli striscioni che aprono la manifestazione (foto Mianews)

I momenti più caldi si sono registrati durante il corteo pro Gaza quando un gruppo di giovani vestiti di nero ha tentato di entrare nella fermata della metropolitana Stazione Centrale, entrando in contatto con la Polizia. I ragazzi sono rimasti nel mezzanino scandendo slogan contro gli agenti.

Gli studenti del liceo classico Manzoni hanno annunciato un’occupazione della scuola:

“Oggi 22 settembre noi studentesse e studenti del liceo classico Manzoni blocchiamo la nostra scuola. E lo facciamo in maniera differente dalle altre volte. È uno dei gesti più forti di cui disponiamo”. Nel comunicato sottolineano la necessità di parlare di quanto accade in Palestina: “È vergognosamente evidente che al nostro governo risulti scomodo trovare nella fitta agenda scolastica, ma se è per questo anche nel dibattito pubblico, uno spazio da dedicare a quanto sta avvenendo in Palestina”.

Il corteo si è avvicinato al consolato americano, presidiato dalle forze dell’ordine, con grida di “assassini”. In piazza della Repubblica è stato osservato un minuto di silenzio e diffuso il rumore simulato dei droni su Gaza: “Questo rumore dovete sentirlo sempre nella vostra coscienza”, hanno dichiarato gli organizzatori. Durante la manifestazione è stata bruciata una bandiera americana.

I trasporti milanesi subiscono gravi disagi: treni cancellati e ritardi fino a 120 minuti in Stazione Centrale, fino a 150 minuti a Porta Garibaldi e 140 minuti a Rogoredo. Lo sciopero proseguirà fino alle 23, con possibilità di ulteriori cancellazioni.

Torino: cortei, fumogeni e azioni dirette

A Torino circa 10 mila persone stanno partecipando alla manifestazione pro Gaza. Dal corteo partito da piazza Carlo Felice verso piazza Graf, alcuni attivisti hanno bruciato la fotografia della premier Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, scandendo:

“I popoli in lotta scrivono la storia, Intifada fino alla vittoria”.

Il corteo principale si è mosso dalla stazione Porta Nuova verso via Madama Cristina. Parte del gruppo ‘Torino per Gaza’ ha occupato i binari ferroviari, mentre il movimento Ultima Generazione ha effettuato un’azione sedendosi sulle strisce pedonali di corso Vittorio Emanuele II, con una attivista incatenata a un semaforo. Agenti della Digos sono intervenuti procedendo con identificazioni.

“Siamo pronti a bloccare tutto, non si può restare indifferenti” così oltre 5mila persone stanno sfilando nel centro di Torino per manifestare in solidarietà con il popolo palestinese. Ad aprire la manifestazione c’è lo striscione

“Il Piemonte sa da che parte stare. Palestina libera ora e sempre resistenza”.

Roma: decine di migliaia in piazza

A Roma, il corteo è partito da piazzale dei Cinquecento dopo un presidio statico iniziato alle 11. Decine di migliaia di manifestanti hanno riempito le vie circostanti, con studenti che hanno lanciato uova e oggetti contro l’Ufficio scolastico regionale del Lazio:

“Valditara non ci permette di parlare dentro le scuole del genocidio di Gaza e noi ci riprendiamo i nostri spazi”.

In piazza sono presenti associazioni studentesche, docenti e volontari di Emergency. Gli organizzatori dell’Usb stimano 100 mila partecipanti, mentre le forze dell’ordine indicano circa 20 mila.

Treni regionali cancellati e ritardi fino a 80 minuti hanno colpito il trasporto ferroviario. Le linee della metropolitana funzionano regolarmente, mentre la fermata Termini è stata chiusa per ragioni di sicurezza.

Marghera (Venezia): corteo e blocco porto

A Marghera (Venezia) piazzale Giovannacci è stato il punto di partenza di un corteo di oltre 20 mila persone provenienti da tutto il Veneto, tra cui numerosi studenti.

Le piazze italiane in sciopero generale per Gaza: blocchi e proteste in tutte le città
Porto Marghera

Lo striscione di testa recita: “Gaza sta bruciando. Blocchiamo tutto”. Il serpentone si snoda per quasi due chilometri e blocca temporaneamente il porto cittadino.

Le forze dell’ordine sono intervenute con gli idranti per contenere la protesta e ridurre i disagi, presenti con mezzi blindati e camionette. 

Trento: solidarietà e partecipazione studentesca

A Trento migliaia di manifestanti, molti studenti, si sono riuniti in piazza Dante per sostenere la Global Sumud Flotilla e la popolazione palestinese. Lo sciopero è promosso a livello nazionale da Cub, Adl e Sgb, con il rilancio locale di Cub e Sbm.

Genova: blocchi portuali e cortei cittadini

A Genova i varchi portuali di via Albertazzi e San Benigno sono stati bloccati da circa 600 manifestanti.

Cortei studenteschi e cittadini partiti da via Balbi, Oregina e piazza Montano confluiscono davanti al porto. Il corteo pomeridiano partirà alle 14:30 verso il centro città, nonostante l’allerta arancione.

Trieste: mobilitazione al Varco 4

Al Varco 4 del porto di Trieste circa 3 mila manifestanti hanno esposto cartelli con slogan e bandiere della Palestina e della pace. Il corteo, parte della giornata nazionale di sciopero, si organizza per muoversi verso altre zone cittadine.

Bologna: cinquantamila in piazza e blocchi universitari

A Bologna circa 50 mila manifestanti hanno invaso piazza Maggiore e le vie limitrofe. Il corteo, partito in direzione Ugo Bassi, vede in testa Usb e include studenti, collettivi universitari, lavoratori e insegnanti.

Alcuni manifestanti espongono immagini di vittime palestinesi e incendiato cassonetti nella zona universitaria. I collettivi Cua e Cambiare Rotta hanno bloccato l’accesso principale del Rettorato di via Zamboni, mentre i varchi posteriori restano aperti. Palazzo d’Accursio espone la bandiera della Palestina.

Fiorentino: scontri davanti alla Leonardo

A Campi Bisenzio, all’arrivo del corteo, alcuni manifestanti si sono avvicinati alla recinzione della Leonardo, creando un varco parziale senza entrare, lanciando petardi, bottiglie e sassi contro la polizia. L’azione è durata circa un’ora. Il corteo ha proseguito verso Capalle, lo stabilimento ex Gkn e il centro commerciale I Gigli, con traffico locale fortemente rallentato.

Pisa: blocchi stradali e rallentamenti

A Pisa circa 4 mila manifestanti hanno abbandonato la Sgc Firenze-Pisa-Livorno bloccandola in direzione mare, transitando poi sulla statale Aurelia con forti rallentamenti del traffico urbano. La corsia verso mare è rimasta chiusa per circa un’ora.

Napoli: quindicimila in piazza

A Napoli, secondo l’Usb, oltre 15 mila lavoratori e studenti partecipano allo sciopero generale. Cancellazioni e ritardi hanno colpito ferrovie, trasporto pubblico locale e scuole. L’adesione è stata massiccia anche nei settori della sanità, energia e logistica.

Catania: corteo e solidarietà. Palermo, 20mila in piazza

A Catania, circa 5 mila persone sfilano verso il porto cittadino con striscioni e bandiere della Palestina, della pace e dei sindacati di base.

Dafne Anastasi dell’Usb sottolinea: “Dove non arrivano i governi complici di Israele, arrivano le persone comuni. Non possiamo rimanere fermi davanti ad un genocidio”.

A Palermo circa 20 mila manifestanti partecipano al corteo pro Gaza e Global Sumud Flotilla. Lo striscione di testa recita:

“Fermare il genocidio a Gaza, difendere la Flotilla, stop economia di guerra, abbassate le armi alzate i salari”.

Trasporti urbani regolari, mentre alcune corse extraurbane sono state cancellate e nelle scuole il personale aderente ai sindacati di base ha scioperato.

Le dichiarazioni del governo

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato:

“In Italia la libertà della manifestazione del pensiero trova una sua compiuta attuazione. Il discrimine sta nel non usare violenza e nel non negare i diritti altrui”.

Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è intervenuto stamane:

“Ho i dati aggiornati a questa mattina con un’adesione molto bassa, fortunatamente. Sugli Intercity non c’erano cancellazioni, sui Frecciarossa poche cancellazioni e sui regionali meno del 20%. Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma occorre ripensare a una normativa più chiara”. Sul tema Gaza: “Temo che lo sciopero di oggi non cambi nulla. Il mio obiettivo è due popoli due Stati, ma senza che i terroristi tengano in ostaggio palestinesi e israeliani”.

Di parere inverso, Riccardo Magi (+Europa):

“L’Italia oggi si mobilita per Gaza, contro il massacro che sta compiendo il governo israeliano. Ma è anche una giornata di mobilitazione contro il governo italiano, che si rifiuta di riconoscere lo Stato di Palestina”.

Angelo Bonelli (AVS) ha aggiunto:

“La mobilitazione che oggi attraversa il Paese è la scelta giusta. È giusto fermare le navi che trasportano armi, come accaduto a Ravenna e a Genova, perché di fronte a questo massacro non possiamo essere complici”.