È un bilancio drammatico e in continua crescita quello degli incidenti stradali che vedono vittime i pedoni. Solo nei primi venti giorni di settembre si contano 41 morti: più di due al giorno.
Una strage che non risparmia nessuna città, nessuna età, nessuna categoria. L’ultimo episodio è avvenuto nella notte tra sabato 20 e domenica 21 settembre a Brivio, in provincia di Lecco.
Pedoni uccisi, il caso di Milena e Giorgia
Due ragazze di 21 anni, Milena Marangon e Giorgia Cagliani, entrambe residenti a Paderno d’Adda, sono state falciate da un furgone nella zona industriale.
Stavano raggiungendo a piedi il centro, dove era in corso la festa di paese, dopo aver parcheggiato l’auto poco distante. Inutili i tentativi di soccorso, sono morte sul colpo. Con loro un’amica, rimasta illesa ma sotto shock.
Il conducente, un cittadino polacco, è risultato positivo al test tossicologico per sostanze stupefacenti. L’accusa è pesantissima: duplice omicidio stradale plurimo.

Le due 21enni morte sul colpo
Secondo una prima ricostruzione, il mezzo avrebbe sbandato per evitare un’auto che, a causa della doppia fila, era costretta a invadere la corsia.
L’impatto è stato devastante: le due giovani sono morte sul colpo. Nelle prossime ore, il tribunale di Lecco deciderà sulla convalida del fermo e sulle misure cautelari.
17 morti in sei giorni, bilancio drammatico
Il caso di Brivio si aggiunge a una lista nera che solo nella terza settimana di settembre ha visto 17 pedoni uccisi.
“È come se un condominio intero di venti piani fosse sparito dal nostro orizzonte”, denuncia Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale).
La lista nera delle vittime
Le storie di alcune delle 41 vittime (solo nel mese di settembre) che raccontano una tragedia diffusa:
- Milano, 18 settembre: uomo di 71 anni travolto e ucciso sulle strisce in zona San Siro
- Napoli, tra il 18 e il 19 settembre: Saray Arias Fernandez, 20 anni, studentessa spagnola, investita da un suv in corso Umberto I, alla guida un 18enne ora indagato per omicidio stradale
- Mondragone (Caserta), 16 settembre: uomo di 30 anni, da tutti definito come il clochard gentile, è stato ucciso mentre camminava in strada lungo la Domiziana
- Roma, 21 settembre: uomo di 50 anni travolto sulla via Salaria da un’auto guidata da una donna italiana di 59 anni
- Milano, 6 settembre: Matteo Barone, 25 anni, rapper travolto e ucciso sulle strisce pedonali da un suv guidato da un poliziotto 26enne fuori servizio e ubriaco
- Spoleto (Perugia), 2 settembre: Ivo Marchesini, 88 anni, è sceso dall’autobus ed è stato travolto da un furgone mentre si attraversava la strada
- Bologna, 3 settembre: M.F, uomo di 56 anni, originario del Bangladesh è stato colpito e ucciso sul colpo da un motociclista
- Roma, 7 settembre: uomo di 38 anni, stava camminando con una donna (probabilmente la compagna) quando sono stati travolti da una Ford guidata da un 65enne e lui non ce l’ha fatta
I numeri della strage
Secondo i dati raccolti dall’Asaps, il 43% dei pedoni perde la vita sulle strisce pedonali, nel punto che dovrebbe garantire la massima sicurezza. Solo nel 2025, fino a oggi, sono 289 le vittime.
“Controlli e sanzioni sono assolutamente insufficienti. Le violazioni sono sistematiche e poco contrastate. Non esistono regole della strada senza controlli. La situazione è molto preoccupante e richiede interventi immediati e coordinati. È una guerra non dichiarata, ma in corso: e non c’è nessun cessate il fuoco”, conclude Biserni.