È attesa per oggi – venerdì 19 settembre 2025 – una telefonata tra il presidente americano Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, che potrebbe definire il futuro di TikTok negli Stati Uniti e dare un nuovo impulso ai rapporti commerciali tra le due maggiori potenze mondiali.
Colloquio per trovare un accordo
Secondo fonti del Tesoro statunitense, il colloquio dovrebbe finalizzare un accordo di massima già raggiunto nei giorni scorsi a Madrid, in cui Washington e Pechino hanno discusso sia della proprietà della popolare app di social media sia delle relazioni bilaterali.
Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha anticipato che l’intesa prevede la gestione dei dati degli utenti americani da parte di un partner statunitense e la condivisione controllata dei diritti di proprietà intellettuale, incluso l’algoritmo che è il cuore del successo di TikTok.

Trump, parlando a Fox News, si è detto ottimista:
“Parlerò con il presidente Xi di TikTok e anche di commercio. Siamo molto vicini ad un accordo su tutto questo, il mio rapporto con la Cina è molto buono“.
Il colloquio di oggi sarà il secondo in pochi mesi, dopo quello del 5 giugno, e potrebbe anche aprire la strada a un futuro vertice in presenza.
Il nodo TikTok e la sicurezza nazionale
Il destino di TikTok è da tempo al centro del confronto tra Stati Uniti e Cina. La legge americana approvata nel 2023 impone alla casa madre cinese ByteDance di cedere la maggioranza delle azioni dell’app per poter continuare a operare negli Stati Uniti. Trump, che ha riconosciuto a TikTok un ruolo decisivo nella sua popolarità online, ha più volte prorogato la scadenza, insistendo però sul fatto che “il valore della piattaforma è enorme, e spetta agli Stati Uniti autorizzarne l’uso“.

La questione riguarda anche la sicurezza nazionale: funzionari americani temono che Pechino possa accedere ai dati degli utenti tramite la legislazione cinese. Dal canto suo, il governo cinese ha ribadito che la diplomazia tra capi di Stato “svolge un ruolo insostituibile” nel fornire orientamento strategico ai rapporti bilaterali, ma non ha confermato l’imminente telefonata tra i due leader.
Aiuti militari a Taiwan: Trump blocca 400 milioni
Ad agitare ulteriormente le acque c’è la decisione di Trump, rivelata dal Washington Post, di non approvare quest’estate un pacchetto da oltre 400 milioni di dollari in aiuti militari a Taiwan. Si tratterebbe di forniture più letali rispetto al passato, incluse munizioni e droni autonomi.
La mossa, che potrebbe ancora essere rivista, rappresenta un’inversione di rotta rispetto alla linea tradizionale degli Stati Uniti verso l’isola, che Pechino considera parte integrante del proprio territorio. Mentre sotto l’amministrazione Biden Washington aveva approvato oltre 2 miliardi di dollari di assistenza militare a Taipei, Trump ha più volte ribadito di non voler inviare armi “senza compensazione finanziaria“, come già accaduto nel dossier ucraino.

Fonti della difesa hanno riferito che a fine agosto, durante un incontro ad Anchorage, si è discusso di un possibile accordo sugli armamenti da diversi miliardi, comprendente missili, droni e sensori costieri. A Taipei, intanto, cresce la spesa militare: il ministero della Difesa prepara un bilancio straordinario da 28 miliardi di euro, record assoluto, per far fronte alla crescente pressione cinese.
Mercati e diplomazia economica
L’attesa per la telefonata si riflette anche sui mercati asiatici. Dopo un avvio positivo, Tokyo ha invertito la rotta (-0,4%) sulla scia dell’annuncio della Bank of Japan di un maxi piano di vendita di Etf. Hong Kong (-0,13%), Shanghai (-0,11%) e Shenzhen (-0,17%) restano sotto la parità, con gli investitori che guardano agli sviluppi dei colloqui Usa-Cina come possibile chiave di svolta.
Gli ultimi mesi sono stati segnati da quattro tornate di negoziati commerciali tra funzionari statunitensi e cinesi. Pur avendo sospeso alcuni dazi e allentato i controlli sulle esportazioni, restano irrisolti nodi cruciali, dalle terre rare – indispensabili per tecnologie avanzate – fino alla gestione degli squilibri commerciali.