Smart Hospitals 2026

18 ospedali italiani nella classifica dei migliori al mondo (secondo Newsweek)

Innovazione digitale: poli forti a Milano e Roma, ma anche realtà di punta in Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Campania e Marche

18 ospedali italiani nella classifica dei migliori al mondo (secondo Newsweek)

Milano, Roma e non solo: l’Italia si conferma protagonista nella sanità digitale. Nella nuova edizione del ranking World’s Best Smart Hospitals 2026, elaborato da Newsweek in collaborazione con Statista, il nostro Paese porta a casa un risultato di rilievo: 18 ospedali italiani entrano nella lista dei 350 migliori al mondo per innovazione digitale e tecnologie applicate alla cura.

La leadership globale resta americana

La classifica, che tiene conto di reputazione internazionale (77,5%), survey di maturità tecnologica (20%) e accreditamenti JCI (2,5%), fotografa l’avanguardia mondiale in materia di digital health, intelligenza artificiale, robotica e telemedicina.

La Mayo Clinic di Rochester è al primo posto della classifica

Al vertice si confermano gli Stati Uniti, con la Mayo Clinic di Rochester al primo posto, seguita dalla Cleveland Clini ce dal Massachusetts General Hospital di Boston. Nella top 10 mondiale compare solo una struttura europea – la Charité di Berlino (8°) – e una israeliana, lo Sheba Medical Center di Tel Aviv (9°).

Gli ospedali italiani più innovativi

Il miglior ospedale italiano in classifica è l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (61°), seguito dal San Raffaele di Milano (72°), dal San Camillo Forlanini di Roma (74°) e dallo IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano (76°).
Bene anche il Policlinico Gemelli (86°) e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (92°), che confermano l’eccellenza italiana non solo nella ricerca oncologica ma anche nella pediatria.

L’ospedale San Raffaele di Milano

Questo l’elenco completo delle strutture italiane presenti nel ranking 2026:

  • 61° – Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI)
  • 72° – Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato, Milano
  • 74° – Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma
  • 76° – IEO – Istituto Europeo di Oncologia, Milano
  • 86° – Policlinico Universitario A. Gemelli, Roma
  • 92° – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
  • 134° – Casa Sollievo della Sofferenza, San Giovanni Rotondo (FG)
  • 169° – Istituto Giannina Gaslini, Genova
  • 188° – Centro Cardiologico Monzino, Milano
  • 200° – Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Roma
  • 211° – Meyer, Firenze
  • 220° – Pineta Grande Hospital, Castel Volturno (CE)
  • 223° – Istituto Nazionale dei Tumori, Milano
  • 229° – Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
  • 234° – Papa Giovanni XXIII, Bergamo
  • 247° – Presidio Molinette – A.O.U. Città della Salute e della Scienza, Torino
  • 252° – Ospedali Riuniti Marche Nord, Pesaro
  • 302° – Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna

Buoni segnali per il Servizio sanitario nazionale

La distribuzione degli ospedali mostra un equilibrio tra strutture pubbliche e private accreditate, con poli forti a Milano e Roma, ma anche realtà di punta in Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Campania e Marche.

Il risultato testimonia la crescente attenzione del Servizio sanitario nazionale verso l’integrazione di robotica, IA e telemedicina, nonostante permangano sfide cruciali: interoperabilità dei sistemi, formazione del personale e valutazione degli esiti clinici.

Secondo le stime, il mercato globale degli ospedali intelligenti vale oggi 72 miliardi di dollari e raggiungerà 177 miliardi entro il 2030. L’Italia, con 18 strutture riconosciute tra le migliori al mondo, dimostra di avere solide basi per affrontare la trasformazione digitale della sanità.