I CASI

Violenza e stalking contro le compagne: doppio braccialetto elettronico tra Reggio Emilia e Lodi

In Lombardia, il 37enne arrestato ha continuato a violare le prescrizioni di divieto di avvicinamento. In Emilia-Romagna un caso che proseguiva da cinque anni

Violenza e stalking contro le compagne: doppio braccialetto elettronico tra Reggio Emilia e Lodi

Doppio episodio di violenza domestica e di genere conclusosi con la misura braccialetto elettronico, rispettivamente a Brescello (Reggio Emilia) e a Lodi. Uno strumento, quello del braccialetto elettronico, sempre più utilizzato dalla magistratura per contenere episodi di violenza e cercare di evitare il rischio di possibili femminicidi.

Brescello: maltrattamenti in famiglia

A Brescello, nella bassa reggiana, i Carabinieri hanno applicato il braccialetto elettronico a un uomo di 41 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia. Dal 2020, dopo che la moglie aveva espresso l’intenzione di separarsi, l’uomo aveva iniziato a sottoporla a una lunga serie di vessazioni: insulti, umiliazioni, minacce, lancio di oggetti e violenze fisiche, spesso anche davanti alla figlia minore.

L’episodio più grave – come riportato da Prima Reggio Emilia –  risale a pochi giorni fa, quando l’uomo ha costretto la donna a consegnargli le chiavi della macchina per impedirle di recarsi al lavoro, trascinandola per i capelli e facendola cadere a terra. La vittima ha riportato lesioni con una prognosi di 12 giorni.

Dopo le indagini dei Carabinieri di Brescello e la denuncia alla Procura di Reggio Emilia, il GIP ha disposto l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento alla moglie e ai luoghi da lei frequentati, e l’applicazione del braccialetto elettronico per controllarne gli spostamenti.

Lodi: stalking nonostante i divieti

Diversa ma ugualmente preoccupante la vicenda di Lodi, dove un 37enne è stato arrestato per stalking nei confronti della ex compagna. L’uomo, come riportato da Prima Lodi, che non aveva accettato la fine della relazione iniziata nel 2024, ha perseguitato la donna con chiamate ossessive, e-mail, messaggi ingiuriosi, appostamenti e persino l’invio di fiori.

Nonostante fosse già sottoposto al divieto di avvicinamento e di dimora, con braccialetto elettronico, ha continuato a violare le prescrizioni. La sua condotta recidiva – aggravata da comportamenti analoghi in precedenti relazioni – ha spinto l’Autorità Giudiziaria a sostituire le misure alternative con la custodia cautelare in carcere.

Mantova, 25enne incinta picchiata dal compagno

Una 25enne di Treviso, incinta, è stata brutalmente aggredita dal compagno 27enne sul treno Bologna-Bolzano e poi nella stazione di Poggio Rusco (Mantova), dove l’uomo ha tentato di strangolarla. Come riportato da Prima Mantova, Carabinieri, allertati dal capotreno e da un cittadino che ha sentito le urla, sono intervenuti interrompendo l’aggressione e arrestando il giovane, già responsabile di precedenti episodi di violenza per gelosia. La donna, soccorsa e ricoverata all’ospedale di Borgo Mantovano, ora è tornata dai genitori e sarà accolta in una comunità protetta per garantirle sicurezza.

Per le segnalazioni di violenza sulle donne negli ultimi sta prendendo sempre più piede l’utilizzo di YouPol, l’app della Polizia di Stato nato per denunciare episodi di bullismo e di spaccio di sostanze stupefacenti.

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