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Il ruolo dell’attività fisica nell’età evolutiva


Dalla nascita e fino alla maggiore età, il “movimento” è fondamentale al nostro corpo

Il ruolo dell’attività fisica nell’età evolutiva

L’attività fisica in età evolutiva promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale. Il movimento non è solo pratica sportiva, è gioco, attività all’aria aperta, corsa, passeggiata. Il gioco comprende attività psicofisiche svolte con intento competitivo più o meno accentuato, singolarmente o in gruppo, secondo un sistema di regole, concordato tra i giocatori, che ne determina la logica interna. Il gioco “di movimento”, molto importante nell’infanzia, non va considerato solo come una attività propedeutica allo sport, bensì come una distinta forma di attività motoria educativa.

Il ruolo dell’attività fisica nell’età evolutiva

Dopo la nascita, fin dai primi mesi, il neonato può essere aiutato a muoversi soprattutto giocando a terra. I neonati che non hanno ancora acquisito mobilità devono essere posti in posizione prona (a pancia in giù) per almeno 30 minuti suddivisi durante il giorno, nei periodi di veglia. E’, inoltre, fondamentale evitare che il neonato rimanga seduto in seggiolini/passeggini/marsupi per più di 1 ora alla volta. I bambini tra 1 e 2 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti, distribuiti nel corso della giornata (non necessariamente consecutivi) svolgendo attività fisica varia e di varia intensità, inclusa quella da moderata a vigorosa ed evitare di rimanere seduti in seggiolini/passeggini/marsupi per più di 1 ora alla volta o seduti per lunghi periodi di tempo.

Da uno a 3-4 anni

Per i bambini di 1 anno non è raccomandato passare del tempo davanti allo schermo (ad esempio guardando la televisione, video, o giocando ai videogiochi); per quelli di 2 anni sarebbe meglio non superare un’ora al giorno davanti allo schermo. Il tempo “da fermi” andrebbe trascorso in attività come lettura e racconto con un adulto. I bambini di 3-4 anni dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti, distribuiti nel corso della giornata, (non necessariamente consecutivi), svolgendo attività fisica varia e di varia intensità, di cui almeno 60 minuti di attività fisica di intensità da moderata a vigorosa. Anche per loro è bene evitare di rimanere legati in seggiolini/passeggini per più di 1 ora alla volta o seduti per lunghi periodi di tempo e si raccomanda di non superare un’ora al giorno davanti allo schermo.

Per il periodo scolastico

A partire dai 6 anni, quando il bambino inizia la frequenza scolastica, possono aumentare i comportamenti sedentari per le ore trascorse seduti dietro il banco, il tempo necessario per lo svolgimento dei compiti a casa e quello trascorso davanti a televisore e computer. È importante che a scuola, nell’ambito dell’offerta educativa, sia svolta non solo l’attività fisica prevista, ma siano inserite anche “pause attive” durante gli intervalli tra le ore di lezione, ricavando del tempo per il gioco libero, con vantaggi sul piano fisico, sociale, emotivo e cognitivo. I bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 e 17 anni dovrebbero almeno raggiungere una media di 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa e esercizi di rafforzamento dell’apparato muscolo-scheletrico almeno 3 volte a settimana. Quantità di attività fisica superiore a 60 minuti forniscono ulteriori benefici per la salute.