Santi dei giovani

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati Santi domenica 7 settembre 2025

Saranno i primi nominati da Papa Leone XIV

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati Santi domenica 7 settembre 2025

Domenica 7 settembre 2025 la Chiesa proclamerà santi due giovani molto diversi tra loro per epoca e contesto, ma sorprendentemente vicini nello spirito: Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. La loro canonizzazione congiunta, la prima di Papa Leone XIV, sarà uno degli eventi più significativi del Giubileo e offrirà ai fedeli di ogni età due modelli di vita cristiana capaci di parlare con forza all’uomo contemporaneo.

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati: chi sono i due giovani che saranno santificati domenica 7 settembre 2025

Due vite brevi, due storie diverse, ma un unico messaggio: la santità non è riservata a chi compie imprese straordinarie, ma nasce dal vivere intensamente la propria quotidianità con fede, speranza e carità. Pier Giorgio, con la sua passione per la giustizia e i poveri, e Carlo, con il suo amore per l’Eucaristia e l’uso creativo delle nuove tecnologie, mostrano che ogni epoca ha i suoi santi, e che ciascuno può rispondere al Vangelo con i talenti e gli strumenti che ha a disposizione.

Carlo Acutis: il primo “santo millennial”

Carlo Acutis nacque a Londra nel 1991, ma crebbe a Milano, in una famiglia normale, con le stesse passioni e interessi di tanti ragazzi della sua età. Sin da piccolo però mostrò una sensibilità spirituale particolare: amava l’Eucaristia, che definiva la sua “autostrada per il cielo”, e non perdeva occasione per partecipare alla Messa e all’adorazione.

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno proclamati santi insieme da Papa Leone XIV
Carlo Acutis

Dotato di grandi capacità informatiche, mise le sue competenze al servizio della fede, creando un sito web che raccoglieva e documentava miracoli eucaristici da tutto il mondo, anticipando quello che oggi chiameremmo “evangelizzazione digitale”.

La sua vita fu breve: a soli 15 anni, nel 2006, morì a causa di una leucemia fulminante. Ma proprio nella sua giovinezza vissuta con intensità e fede profonda, Carlo è diventato un modello per milioni di ragazzi.

Beatificato nel 2020, viene ricordato come il primo santo “millennial” e spesso chiamato “influencer di Dio” o “patrono di internet”.

La sua canonizzazione è stata resa possibile dal riconoscimento di due miracoli: la guarigione di un bambino brasiliano e, più recentemente, quella di una giovane costaricana sopravvissuta in modo inspiegabile a gravi lesioni.

Pier Giorgio Frassati: il giovane delle Beatitudini

Pier Giorgio Frassati nacque a Torino nel 1901 in una famiglia benestante, ma fin da adolescente mostrò una grande attenzione verso i più poveri e i malati. Studente di ingegneria e appassionato di alpinismo, riusciva a unire una vita piena di amicizie e attività sociali con una profonda spiritualità, nutrita dalla preghiera quotidiana e dall’appartenenza al Terz’Ordine domenicano.

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno proclamati santi insieme da Papa Leone XIV
Pier Giorgio Frassati

Non si limitava a parlare di fede, ma la testimoniava concretamente: passava ore ad aiutare chi era in difficoltà, portando cibo, vestiti, e soprattutto ascolto e compagnia.

Morì prematuramente a soli 24 anni, nel 1925, a causa di una poliomielite fulminante contratta proprio durante le sue visite ai poveri. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990, che lo definì “il ragazzo delle otto Beatitudini”, Frassati continua a essere un punto di riferimento per i giovani che vogliono vivere la fede con gioia, impegno e responsabilità.

Il miracolo che ha portato alla sua canonizzazione riguarda la guarigione inspiegabile di un sacerdote di Los Angeles, segno della sua intercessione ancora viva nel cuore della Chiesa.

Un messaggio forte per i giovani

La loro canonizzazione simultanea non è soltanto un riconoscimento ufficiale della Chiesa, ma un messaggio forte rivolto in particolare alle nuove generazioni. In un mondo che spesso propone modelli effimeri e fragili, Carlo e Pier Giorgio ricordano che si può essere giovani, appassionati, moderni e allo stesso tempo profondamente radicati nel Vangelo.

Il 7 settembre, in Piazza San Pietro, non si celebrerà solo una cerimonia solenne, ma si lancerà un segno di speranza: la santità è possibile per tutti, non è lontana né riservata a pochi eletti. È una chiamata che si può vivere nella quotidianità, nello studio, nello sport, nell’amicizia, nell’uso intelligente dei talenti e delle passioni. Due giovani santi, uno del Novecento e uno del Duemila, ci ricordano che la gioia del Vangelo attraversa i secoli e continua a parlare con forza al cuore dell’uomo di oggi.