UCRAINA

Tajani: "No truppe italiane a Kiev, potremmo aiutare con lo sminamento"

Il vicepremier da Rimini: "No a eserciti europei o debiti europei per comprare armi"

Tajani: "No truppe italiane a Kiev, potremmo aiutare con lo sminamento"
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L’Italia non invierà truppe in Ucraina, ma è pronta a offrire un contributo concreto per quanto riguarda lo sminamento. Il messaggio lo ha lanciato il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani dal Meeting di Rimini.

Ha ribadito così la linea del governo Meloni nel conflitto che da tre anni e mezzo devasta il Paese martoriato dalla Russia. Il commento arriva come risposta dopo le tensioni con la Francia.

Tajani: "No truppe italiane a Kiev"

Non siamo per inviare truppe - ha affermato il vicepremier - ma potremmo dare un contributo importante, data la grande esperienza che abbiamo nello sminamento, sia marittimo che terrestre”.

L’offerta, arrivata domenica 24 agosto 2025 durante il Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini, risponde all’urgenza della ricostruzione e della messa in sicurezza dei territori ucraini, massacrati dai bombardamenti e disseminati di ordigni.

Durante la giornata, Tajani ha anche preso parte in collegamento a un incontro dei ministri degli Esteri del G7 proprio sul tema guerra ed era presente il suo omologo ucraino Andrii Sybiha.

Tajani: "No truppe italiane a Kiev, potremmo aiutare con lo sminamento"
Tajani a Rimini

Il G7 con i Ministri degli Esteri

L’unità transatlantica è fondamentale per rafforzare il percorso che porta alle trattative con Mosca – ha sottolineato – Oggi con i miei colleghi G7 abbiamo dato un forte segnale politico di sostegno al ministro ucraino per raggiungere una pace giusta e duratura, fondata sulle decisioni sovrane di Kiev. Lavoriamo per solide garanzie di sicurezza, che dovranno favorire la pace e la stabilità in Europa”.

Tajani ha inoltre escluso l’ipotesi di un esercito europeo o di nuovi debiti comunitari per acquistare armamenti, ribadendo la posizione prudente dell’Italia di fronte alle spinte più interventiste provenienti da alcuni partner europei, a partire dalla Francia.

La polemica dopo le parole di Salvini

Proprio il rapporto con Parigi è al centro delle polemiche negli ultimi giorni. Dopo che il presidente Emmanuel Macron ha evocato la possibilità di inviare truppe europee in Ucraina, Matteo Salvini si è lasciato andare a un commento che l'Eliseo non ha per nulla gradito.

"A Milano si direbbe taches al tram: attaccati al tram. Vacci tu se vuoi. Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina", ha dichiarato il vicepremier e leader della Lega.

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Il ministro Salvini

"Nessuna crisi diplomatica"

Parole che hanno spinto la Francia a convocare l’ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D’Alessandro. Tajani ha tentato così di smorzare i toni, smentendo qualsiasi crisi diplomatica.

La politica estera la fanno il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. Se si devono far valere delle ragioni, si vince con la forza delle idee e non con la violenza delle parole”.

La Lega difende il suo leader

Il quotidiano Le Monde, dal canto suo, ha accusato Salvini di aver aggiunto una nuova voce alla lunga lista di crisi diplomatiche che pesano sulle relazioni tra Roma e Parigi, descrivendo il leader leghista come l’esponente italiano più vicino al Cremlino.

Ma la Lega difende il suo segretario, ammettendo una certa schiettezza e ruvidezza da parte del partito, ma dichiarando anche che spesso la loro è la voce della ragione.

Le critiche delle opposizioni

Continuano nel frattempo le critiche. Calenda di Azione parla di “disonore” per quei “politicanti da strapazzo” come Salvini che vorrebbero abbandonare gli ucraini, mentre Riccardo Magi di +Europa ha definito le parole di Salvini vergognose e farneticanti, chiedendo a Tajani di far valere con forza la posizione italiana di sostegno a Kiev.

La premier Giorgia Meloni ha scelto il silenzio sulla querelle con Macron, ma in occasione della Giornata dell’indipendenza ucraina, celebrata il 24 agosto, da Palazzo Chigi è arrivato un messaggio.

L’Italia è con il popolo ucraino nella sua lotta coraggiosa per la libertà e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura”, si legge in un post sui social.