Nove anni dal terremoto di Amatrice. Meloni: "Con questo Governo svolta decisa dopo anni di incertezze"
"Il cratere sismico è oggi il cantiere più grande d'Europa"

Nel nono anniversario del terremoto che il 24 agosto 2016 sconvolse il Centro Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato le vittime del sisma e fatto il punto sullo stato della ricostruzione.
"Rimarrà per sempre fissata nelle nostre menti e nei nostri cuori la notte del 24 agosto 2016, sconvolta dalla terribile scossa delle 3.36 che ha devastato il Centro Italia – ha scritto Meloni in una lettera indirizzata al Messaggero – In quella drammatica notte abbiamo perso troppe vite e il nostro pensiero va oggi alle famiglie delle vittime. L’Italia non dimenticherà mai il sacrificio dei soccorritori, che fin dalle prime ore si sono messi al lavoro per salvare vite umane, né la straordinaria solidarietà del nostro popolo".
"Il più grande cantiere d’Europa"
La presidente del Consiglio ha sottolineato come il cosiddetto “cratere sismico” rappresenti oggi "il più grande cantiere d’Europa". Non solo case ed edifici pubblici, ma "la vita stessa delle comunità colpite sta tornando a rifiorire dopo un evento che ha cambiato per sempre il volto di borghi e città".
Meloni ha ricordato che il Governo ha dato "una svolta decisa alla ricostruzione dopo anni di lentezze e incertezze".
"I contributi concessi per la ricostruzione privata hanno raggiunto gli 11 miliardi di euro, con liquidazioni superiori a 6,1 miliardi: +37,41% rispetto allo scorso anno. Il 60% delle risorse è stato erogato dal 2023 a oggi. Per la ricostruzione pubblica sono stati messi in campo oltre 3500 interventi per più di 4,5 miliardi di euro, finalmente sbloccati: il 33,8% ha già un progetto approvato o in fase di affidamento, il 18,2% è in cantiere e il 16,2% è concluso. Nei primi quattro mesi del 2025 sono partiti 439 cantieri sui 1200 previsti".
Il futuro
Guardando al futuro, la premier ha ribadito l’impegno del Governo a rispondere alla "domanda di futuro" delle comunità locali:
"Restare o tornare in quei territori non è immobilismo né nostalgia, ma una scelta di responsabilità e di costruzione. Significa voler contribuire a una nuova fioritura, partendo da ciò che ha forgiato l’identità più profonda dell’Appennino centrale".
Meloni ha quindi ringraziato il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, e tutta la Struttura commissariale:
"Un grande lavoro di squadra che ha un obiettivo chiaro: vincere la sfida della rinascita economica e sociale dei territori colpiti dal sisma".