Scambio di accuse fra Russia e Ucraina, Trump rilancia: "Due settimane per raggiungere un'intesa, altrimenti sanzioni”
Mosca e Kiev si rimpallano la responsabilità dello stallo nelle trattative e Trump minaccia di sfilarsi, ma fra lui e Putin volano a distanza "parole di miele"

Riguardo al conflitto Russia - Ucraina, le speranze di un negoziato sono considerate da alcuni analisti un miraggio, al momento: insomma nemmeno i bookmakers londinesi ci scommetterebbero troppo (certo, se accadesse anche il montepremi diverrebbe interessante).
Botta e risposta sul conflitto
Intanto non si fermano i combattimenti: sirene d’allarme risuonano su Kiev e Mosca annuncia la conquista di posizioni nel Donetsk, ma gli ucraini smentiscono e nella notte colpiscono con un raid di droni in territorio russo, ferendo tre civili.
La dichiarazione di Trump tanto attesa
Trump aveva annunciato per ieri pomeriggio (venerdì 22 agosto 2025) una dichiarazione che si attendeva roboante, invece la montagna ha partorito un topolino.
Il presidente Usa manifesta ormai senza imbarazzo la sua frustrazione per lo stallo dei negoziati (“Far incontrare Zelensky e Putin è come mescolare olio e aceto”) e - come aveva fatto già ieri - parla di due settimane per capire cosa accadrà e se la guerra non dovesse finire, scatterebbero ulteriori sanzioni alla Russia.
Parole dolci a distanza fra Trump e Putin
Singolare che mentre Trump faccia il duro, oltreoceano Putin dissemini per lui parole di miele, definendolo come “un raggio di sole” alla Casa Bianca…
Ma anche Trump alla fine non resiste e, presentando alla Casa Bianca i Mondiali di calcio del 2026 previsti tra Usa, Canada e Messico, a sorpresa tira fuori quasi con nostalgia una sua foto con Putin scattata in Alaska (in copertina) annunciando addirittura che il leader russo vorrebbe venire in America in quell'occasione a vedere le partite...
Trump e la tattica della prudenza
Il presidente Usa in ogni caso - è evidente - continua ad abbassare l'asticella delle aspettative, dopo i fasti e i toni trionfalistici di Anchorage forse perché ha capito che le condizioni di Putin sono troppo impegnative per lui e per l'Ucraina: ora dice addirittura che la sua presenza non sarebbe neppure necessaria durante il faccia a faccia fra Putin e Zelensky.