Mario Draghi sfiduciato nei confronti dell'Europa al Meeting di Cl: "Spettatrice marginale"
"Ue rimasta a guardare anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava"

Un'amarezza quasi da amante tradito: è un Mario Draghi inedito, quello salito ieri, venerdì 22 agosto 2025, sul palco del Meeting organizzato come ogni anno a Rimini dal movimento cattolico conservatore Comunione e liberazione.
Oggetto del dispiacere dell'ex premier, davanti alla platea di Cl nella giornata d'apertura, proprio quell'Europa che è sempre stata al centro della sua attenzione, sin da prima che fosse nominato presidente della BCE.
Non ha usato mezze misure, Draghi, parlando di una Ue "Spettatrice marginale".
Mario Draghi sfiduciato nei confronti dell'Europa

Draghi ha avuto parole dure per il ruolo e l'atteggiamento dell'Europa, che devono cambiare: al momento l'Europa è una marginale spettatrice, un'attrice non protagonista sulla scena internazionale.
L'ex presidente della BCE lascia però aperta la porta:
"L'Unione Europea ha creduto che la dimensione economica portasse con sé potere geopolitico e potere nelle relazioni commerciali: quest'anno sarà ricordato come l'anno in cui questa illusione è evaporata.
Abbiamo sostanzialmente subito i dazi e un aumento della spesa militare, probabilmente necessario, ma in forme modi che non riflettono l'interesse dell'Europa.
Un'Europa rimasta spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava".
Draghi ha comunque definito l'elezione di Trump una "sveglia brutale".
"Senza Europa non staremo certo meglio: la sfida è reagire, i governi dell'Unione Europea devono mutare lo scetticismo in azione".