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Bilaterale Putin-Zelensky entro dieci giorni, poi nuovo incontro con Trump

Macron. "Dubito della reale volontà del presidente russo Vladimir Putin di risolvere il conflitto"

Bilaterale Putin-Zelensky entro dieci giorni, poi nuovo incontro con Trump
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Un incontro storico che potrebbe segnare una svolta nella guerra in Ucraina: Vladimir Putin ha accettato di incontrare Volodymyr Zelensky per un vertice bilaterale che dovrebbe tenersi entro la fine di agosto, in una località ancora da definire. Successivamente seguirà un trilaterale con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha annunciato di aver già avviato i preparativi. (Nella foto copertina Trump immortalato durante la telefonata con Putin)

Ho chiamato il presidente Putin e ho iniziato i preparativi per un incontro con Zelensky. Dopo di questo ci sarà un incontro trilaterale con loro e me”, ha scritto Trump sul suo social Truth Social, confermando di aver parlato direttamente con il leader del Cremlino durante le consultazioni a Washington con il presidente ucraino e i leader europei.

La questione territori e le garanzie di sicurezza

Zelensky ha confermato l’impegno all’incontro con Putin, spiegando che al centro del faccia a faccia ci sarà il delicato tema dei territori, rimasto fuori dai colloqui di Washington.

“La questione dei territori è una decisione per me e Putin”, ha ribadito il presidente ucraino, chiarendo che ogni discussione sul tema dovrà avvenire direttamente con Mosca.

Nella capitale americana, i colloqui si sono concentrati soprattutto sulle garanzie di sicurezza da fornire all’Ucraina. Trump ha sottolineato che saranno assicurate da vari Paesi europei “in coordinamento con gli Stati Uniti”, senza entrare nei dettagli. Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha spiegato che si stanno valutando garanzie “stile articolo 5”, escludendo per ora l’eventuale dispiegamento di truppe americane.

Zelensky ha annunciato che “gli occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l’Ucraina entro dieci giorni”, lasciando intendere che le trattative proseguiranno serrate.

Macron: "Putin un orco alle nostre porte"

Il vertice alla Casa Bianca è stato definito “costruttivo” da più leader europei. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha ribadito che non possono essere imposte concessioni territoriali a Kiev, mentre Emmanuel Macron ha mantenuto un approccio cauto:

Dubito che Putin voglia davvero la pace. Se i negoziati falliranno, dovremo aumentare le sanzioni contro la Russia”.

Bilaterale Putin-Zelensky entro dieci giorni, poi nuovo incontro con Trump
I leader europei con Trump a margine dell'incontro a Washington

Il presidente francese ha ribadito che la Russia rappresenta una minaccia a lungo termine per l’Europa:

“Un Paese che investe il 40% del bilancio in armamenti e mobilita un esercito di oltre 1,3 milioni di uomini non tornerà a essere un sistema democratico dall’oggi al domani. Putin è un predatore, un orco alle nostre porte”.

Duro anche il giudizio del presidente finlandese Alexander Stubb:

Putin non è affidabile. La telefonata di Trump al Cremlino è stata una buona idea, ma resta da vedere se avrà il coraggio di un tale incontro”.

A Parigi il vertice dei "volenterosi", Macron: "L’Ucraina è il cuore della sicurezza europea"
Il presidente francese Emmanuel Macron

Macron, intervistato da LCI, ha inoltre parlato della possibile location dell'incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Secondo il presidente francese esso dovrebbe svolgersi in Europa, con Ginevra come sede auspicata per il colloquio.

"Più che un'ipotesi, è addirittura la volontà collettiva” ha dichiarato. "Sarà in un Paese neutrale, e quindi forse la Svizzera, ad esempio a Ginevra, o un altro Paese. L'ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali, è stato a Istanbul” ha ricordato il titolare dell'Eliseo.

Una prima road map verso la pace?

Nonostante lo scetticismo europeo, Trump ha presentato la telefonata con Putin e l’imminente bilaterale come “una prima road map verso la possibile fine della guerra”. Zelensky, dal canto suo, ha parlato di “un passo importante, una dimostrazione di vera unità tra Europa e Stati Uniti” e ha ringraziato i leader occidentali per il sostegno.

Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, l’accordo sulle garanzie di sicurezza prevederebbe anche la fornitura all’Ucraina di armamenti statunitensi per un valore di 100 miliardi di dollari.

Per ora, l’appuntamento decisivo resta il bilaterale Putin-Zelensky, che potrebbe avvenire già entro dieci giorni. Un incontro dal quale dipenderanno le sorti non solo della guerra, ma anche della futura architettura di sicurezza in Europa.