IL COMMENTO

Nuovo emendamento sul contributo unificato, Meritocrazia Italia: la giustizia sia diritto di tutti

"Ogni avvocato sarebbe tenuto o a scoraggiare l’azione o ad anticipare i costi del contributo"

Nuovo emendamento sul contributo unificato, Meritocrazia Italia: la giustizia sia diritto di tutti
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Lascia attoniti la nuova proposta in materia di contributo unificato da inserire nella legge di bilancio 2025.

Si sapeva delle intenzioni di operare una stretta sull’uso pirata del processo.

Nelle relazioni preliminari alle bozze si coglieva che tali iniziative fossero funzionali al recupero coattivo di somme non versate dalle parti per portare avanti una politica di rastrellamento di risorse. Ma pare essersi passati dall’idea di sanzionare la parte istante con l’estinzione del processo in caso di verifica della posizione di irregolarità non oltre la prima udienza, a immaginare una sorta di vera e propria condizione di procedibilità. Si preclude l’iscrizione a ruolo una causa senza aver prima assolto l’onere impositivo.

Se questo fosse, in caso di difficoltà economica dell’assistito, ogni avvocato sarebbe tenuto o a scoraggiare l’azione o ad anticipare i costi del contributo (con l’alea fisiologica del successivo recupero).

Ma quel che è più grave è che, per questa via, la tutela ai diritti diventerebbe un lusso, una prerogativa di chi può permettersi la spesa, peraltro non irrisoria, di accesso.

Uno Stato che scende a compromessi sui diritti fondamentali per ragioni di gestione economica non può dirsi uno Stato democratico e civile.

Meritocrazia Italia invoca un passo indietro e chiede che si riporti l’attenzione sui veri problemi del sistema giustizia.

Per incentivare l’assolvimento dell’obbligo tributario, si proceda piuttosto a certe sanzioni amministrative, oltre al recupero coatto delle somme.

Il recupero del gettito fiscale passi piuttosto per un serio contrasto all’evasione e all’esodo dei capitali verso paradisi fiscali, non solo per quello che riguarda i grandi gruppi societari ma singoli personaggi noti che scelgono di vivere 181 giorni all’anno tutti negli stessi posti. Si intervenga sul lavoro nero, sul clientelarismo, sui guadagni non dichiarati e non tassati provenienti dalle grandi piattaforme di e-commerce. Ci si impegni nel rispetto dei principi di proporzionalità e capacità contributiva soprattutto sui grandi patrimoni o sui profitti che crescono esponenzialmente in presenza di determinate congiunture economiche.

La giustizia merita serietà. I diritti sono tali se possono essere effettivamente esercitati senza distinzioni di natura censitaria; lo impone la democrazia, lo impone la Costituzione.

Stop war.

Meritocrazia Italia

Il Presidente Walter Mauriello