MOMENTO CRUCIALE

Per Trump l'Ucraina deve rassegnarsi: "Non potrà riavere la Crimea e non potrà entrare nella Nato"

Oggi a Washington il vertice a due con Zelensky, poi l'incontro con Meloni (già atterrata negli Usa) e altri 6 leader europei

Per Trump l'Ucraina deve rassegnarsi: "Non potrà riavere la Crimea e non potrà entrare nella Nato"
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Alla Casa Bianca, oggi lunedì 18 agosto 2025, il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si incontreranno per la prima volta dopo mesi di tensioni. Il faccia a faccia è fissato per le 13:15 locali (19:15 in Italia) e sarà seguito da una riunione allargata ai leader europei, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni, già arrivata a Washington.

Trump: "Zelensky può porre fine alla guerra quasi immediatamente"

L’atteso vertice si svolge in un clima reso incandescente dalle dichiarazioni di Trump, che ha ribadito la sua linea dura: per il tycoon la guerra potrebbe finire “quasi immediatamente” se Kiev rinunciasse a due punti fondamentali, la Crimea e l’ingresso nella Nato.

“Il presidente ucraino può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente se lo desidera, oppure può continuare a combattere”, ha scritto su Truth.

Secondo Trump, non esiste possibilità di recuperare la penisola annessa da Mosca nel 2014, né di aprire la porta dell’Alleanza Atlantica a Kiev.

“Ricordate come è iniziato tutto. L'Ucraina non può riavere indietro la Crimea data da Obama 12 anni fa senza che fosse sparato un colpo e non può entrare nella Nato. Certe cose non cambiano mai!!!”, ha affermato.

L’arrivo di Zelensky a Washington

Intanto Volodymyr Zelensky è atterrato a Washington, annunciando il suo arrivo su X:

“Condividiamo tutti un forte desiderio di porre fine a questa guerra in modo rapido e affidabile. La pace deve essere duratura. Non come anni fa, quando l'Ucraina fu costretta a rinunciare alla Crimea e a parte del nostro Oriente – parte del Donbass – e Putin lo usò semplicemente come trampolino di lancio per un nuovo attacco. O quando all'Ucraina furono concesse le cosiddette "garanzie di sicurezza" nel 1994, ma non funzionarono".

Volodymyr Zelensky

"Naturalmente, la Crimea non avrebbe dovuto essere ceduta allora, proprio come gli ucraini non hanno rinunciato a Kiev, Odessa o Kharkiv dopo il 2022. Gli ucraini stanno combattendo per la loro terra, per la loro indipendenza. Ora, i nostri soldati hanno ottenuto successi nelle regioni di Donetsk e Sumy. Sono fiducioso che difenderemo l'Ucraina, garantiremo efficacemente la sicurezza e che il nostro popolo sarà sempre grato al Presidente Trump, a tutti in America e a ogni partner e alleato per il loro sostegno e la loro preziosa assistenza.

"La Russia deve porre fine a questa guerra, che ha iniziato lei stessa. E spero che la nostra forza congiunta con l'America e i nostri amici europei possa costringere la Russia a una vera pace. Grazie!".

Il programma del vertice

La Casa Bianca ha diffuso il calendario degli incontri: alle 13:15 locali (19:15 italiane) Trump avrà un bilaterale con Zelensky; alle 14:15 (20:15 in Italia) è in programma il saluto ai leader europei, seguito dalla foto di gruppo; alle 15 (21:00 in Italia) inizierà la riunione plenaria. La premier italiana Giorgia Meloni è già giunta nella capitale americana. Alle 18 italiane è previsto il suo ingresso alla Casa Bianca, insieme agli altri leader convocati per il vertice multilaterale.

Durante una conferenza stampa, ha ribadito che la posizione della Cina sulla crisi ucraina resta "coerente e inequivocabile".
Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron e Giorgia Meloni parteciperanno all'incontro a Washington

All’incontro parteciperanno, oltre a Zelensky e Meloni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer, il presidente finlandese Alexander Stubb e il segretario generale della Nato Mark Rutte.

Le garanzie di sicurezza e la questione territoriale

Nei giorni scorsi Trump aveva discusso ad Anchorage, in Alaska, con Vladimir Putin di possibili garanzie di sicurezza “sul modello dell’articolo 5 della Nato”, ma senza l’ingresso formale dell’Ucraina nell’Alleanza. L’inviato speciale Steve Witkoff ha parlato di un passo “senza precedenti”, pur senza fornire dettagli concreti.

Zelensky, pur riconoscendo l’importanza del segnale, ha ribadito che “la Costituzione dell’Ucraina rende impossibile cedere territori o scambiare territori”. Una posizione condivisa da Emmanuel Macron, che ha proposto di coinvolgere l’Europa in eventuali colloqui trilaterali con la Russia.

Trump contro media e opposizione

Il presidente americano ha infine attaccato i media e i democratici, accusandoli di diffondere “fake news” sul presunto vantaggio di Putin dopo il summit in Alaska.

“Se avessimo tenuto il vertice altrove, avrebbero detto che era una cosa terribile. Questa gente è malata”, ha scritto.

Il vertice di oggi a Washington, che per Trump rappresenta “un grande onore, mai avuti così tanti leader europei contemporaneamente”, potrebbe segnare un nuovo passaggio nei negoziati di pace. Ma restano profonde divergenze: per Trump, l’Ucraina deve rassegnarsi a non riavere la Crimea e a rinunciare alla Nato; per Zelensky, invece, la pace può essere solo “reale e duratura”, senza concessioni territoriali.