Il Kiev Indipendent: "Un'accoglienza regale per dittatore sanguinario: disgustoso"
La Lituania condanna la minaccia di Trump all'Ue e parla di un avvertimento, quasi in stile mafioso. Dure anche Repubblica Ceca e Norvegia. Salvini: "Nessuno ostacoli la diplomazia"

A parte l'Onu con un commento di maniera (il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha parlato di dialogo costruttivo tra stati membri), ancora non fioccano le reazioni dopo l'atteso vertice fra Trump e Putin in Alaska.
Intanto nella notte altri missili e droni russi sull'Ucraina e la voce più critica riguardo a quanto accaduto ad Anchorage è quella della testata giornalistica "Kiev Indipendent", che in un lungo editoriale ha definito "Disgustoso, ripugnante, vergognoso e inutile" l'incontro fra i leader, scagliandosi duramente contro quella che ha definito "un'accoglienza regale nella terra della libertà per un criminale di guerra e un dittatore sanguinario".
Alla vigilia dell'incontro in Alaska , il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di volere un "cessate il fuoco oggi" e che il suo omologo russo Vladimir Putin avrebbe dovuto affrontare "gravi conseguenze" se non lo avesse fatto.
Eppure, dopo un incontro a porte chiuse durato due ore e mezza, Trump e Putin sono usciti per non condividere... nulla.
Trump non ha ottenuto ciò che voleva. Ma Putin ? Sicuramente sì.
Non più un paria internazionale, stava finalmente ottenendo l'accettazione – e il rispetto – del leader del mondo libero.
Trump ha accolto Putin con un tappeto rosso, calorose strette di mano, un sorvolo dei bombardieri statunitensi e un giro in limousine sul sedile posteriore.
Questa amichevole dimostrazione è in netto contrasto con l'accoglienza ostile riservata da Trump al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale sei mesi fa.
Il presidente ucraino è stato oggetto di umiliazioni pubbliche. Quello russo è stato viziato. Entrambi gli episodi sono stati vergognosi.
La Lituania condanna la minaccia di Trump all'Ue: "Un avvertimento"
Escludendo il prevedibile appello "preventivo" di Papa Prevost alla vigilia del summit - l'ennesimo per invocare la pace a 100 giorni dalla sua elezione al soglio pontificio - dai leader mondiali nessun commento.
Gli unici a mostrare scetticismo sono stati i sicuramente non centrali ministri degli Esteri di Lituania e Repubblica Ceca, che hanno reiterato i soliti dubbi sul fatto che Putin voglia veramente arrivare a un accordo.
In particolare il lituano Kęstutis Budrys s'è concentrato su una dichiarazione di Putin in conferenza stampa, ovvero la speranza che Kiev e l'Europa non ostacolino il processo avviato in Alaska, concludendo che si sia trattato di una neppur troppo velata minaccia all'Ue, un "avvertimento" (quasi in stile mafioso) per evitare che i 27 finiscano per "sabotare" un accordo che però in realtà nemmeno c'è.
Il capo della diplomazia della Norvegia invece ha ribadito che occorre continuare a esercitare pressioni sulla Russia e anzi semmai aumentarle, perché Mosca deve pagare un prezzo per quello che ha fatto.
In definitiva, la nota più "stonata" nel patinato incontro in Alaska l'ha suonata la first lady Melania Trump, che ha consegnato al marito una lettera da recapitare nelle mani di Putin per stigmatizzare il fenomeno del rapimento di migliaia di bambini ucraini, deportati in Russia durante la guerra.
Salvini: "Nessuno ostacoli la diplomazia"
Dall'Italia, unico commento sul vertice dal vicepremier Matteo Salvini:
Ogni passo in avanti verso la Pace, come quello di ieri, è una buona notizia. Come chiesto da Papa Leone, che al posto delle armi torni a parlare la diplomazia, senza che nessuno la ostacoli. pic.twitter.com/zmbf82jJJI
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 16, 2025
CONTINUA: Non decisivo l'incontro fra Trump e Putin in Alaska, solo "progressi"