Genova ricorda la tragedia del Ponte Morandi. Mattarella: "Disastro che richiama a responsabilità pubbliche e private"
Era il 14 agosto 2018: quelle immagini sono ancora negli occhi di tutti quanti
Genova, e non solo, ricorda le vittime del crollo del Ponte Morandi. La data del 14 agosto 2018 è scritta in maniera indelebile nei ricordi del capoluogo ligure e nella storia italiana. Quel giorno persero la vita 43 persone a seguito del crollo improvviso del viadotto.
Genova ricorda la tragedia del Ponte Morandi
Per la prima volta, la cerimonia si è svolta presso il Memoriale 14.08.2018, inaugurato a dicembre 2024 e situato sotto il nuovo ponte San Giorgio, simbolo di rinascita per la città dopo l'immensa tragedia che l'ha colpita quel giorno.
La giornata è iniziata alle 10.30 con la deposizione di corone da parte delle istituzioni, cui è seguito un minuto di silenzio, al termine del quale sono stati letti tutti i nomi delle 43 vittime della disgrazia.
In mattinata il vescovo di Genova, Marco Tasca, ha celebrato una messa nella Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, in memoria delle vittime.
Le parole di Mattarella
Accorato il ricordo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
"Il 14 agosto 2018 segna una pagina drammatica nella storia del nostro Paese: quarantatré vite spezzate, centinaia di persone costrette ad abbandonare le loro abitazioni. Una ferita indelebile nel cuore di Genova, della Liguria, dell’Italia.
Il crollo del Ponte Morandi ha segnato un severo richiamo alle responsabilità pubbliche e private in tema di sicurezza delle infrastrutture. Un punto di non ritorno a pratiche che hanno generato un disastro di quelle proporzioni.
La comunità locale e la comunità nazionale hanno reagito con straordinario spirito di solidarietà accanto agli immediati soccorsi offerti dalle autorità preposte per arginarne le catastrofiche conseguenze.
La rapida ricostruzione di un così importante tratto stradale, il Ponte Genova San Giorgio, riconnettendo la Città e l’Italia, è stata un atto di ripartenza.
La tutela delle infrastrutture, per garantire piena sicurezza nella circolazione, non ammette alcuna forma di negligenza".