LA SITUAZIONE

Incendio Vesuvio, tre i fronti ancora attivi: soccorsi al lavoro

Sul terreno impegnate 190 unità operative per l’antincendio boschivo, quasi 2000 i lanci della flotta aerea. Fiamme visibili perfino a Salerno

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Da una settimana il Vesuvio è avvolto dalle fiamme. Un vasto incendio, partito da martedì 5 agosto, ha divorato ettari di pineta e macchia mediterranea, spingendosi su più versanti e minacciando diversi centri abitati. Un rogo talmente ampio da risultare visibile persino da Salerno, a 30km di distanza, come dimostrano le foto e il video presenti in questo articolo.

 

 

Dopo giorni di lavoro incessante, la situazione appare in leggero miglioramento, ma restano attivi tre fronti di fuoco: a Terzigno, Torre del Greco e Ottaviano. Le alte temperature e la conformazione impervia dei luoghi rendono complicate le operazioni di spegnimento, che proseguono senza sosta sia da terra che dal cielo.

“Abbiamo ancora tre fronti che destano qualche preoccupazione – ha dichiarato il prefetto di Napoli, Michele Di Bari – ma il dispositivo messo in campo sta funzionando. La priorità è mettere in sicurezza tutti i centri abitati”.

L'enorme sforzo di uomini e mezzi

Dal 5 al 10 agosto, la flotta aerea della Regione Campania e i Canadair della flotta nazionale, coordinati dalla Protezione Civile regionale, hanno effettuato 1.995 lanci, sganciando complessivamente 7.821.600 litri di estinguente. Solo i Canadair hanno compiuto 1.103 interventi, riversando oltre 6,8 milioni di litri di acqua e schiuma. Gli elicotteri regionali hanno invece eseguito 892 lanci per circa 1 milione di litri.

Un'immagine dell'incendio sul Vesuvio, visibile persino da Salerno

Sul terreno sono impegnate 190 unità operative per l’antincendio boschivo, tra volontari della Regione, operatori della Sma Campania e personale del sistema nazionale. Con l’arrivo dell’Esercito, sono state realizzate cinque piste tagliafuoco per arginare l’avanzata del fuoco nelle aree più impervie.

La macchina dei soccorsi si è allargata persino oltre i confini campani. Dal Friuli Venezia Giulia sono partite quattro squadre di volontari antincendio boschivo, con mezzi attrezzati e un’autobotte da 5.000 litri. Il Veneto ha confermato la presenza di tre squadre almeno fino a mercoledì, con disponibilità a prolungare l’impegno.

Michele Di Bari, prefetto di Napoli

“Siamo ancora in una fase delicata – ha concluso il prefetto di Bari – ma la risposta del sistema di protezione civile, dei vigili del fuoco, dell’esercito e dei volontari dimostra che si può contenere l’emergenza. Il ringraziamento va a questi uomini e donne, veri eroi sul campo”.

Situazione in evoluzione, indagini in corso

Secondo il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, il quadro nei comuni di Terzigno e Ottaviano è in miglioramento, con operazioni di bonifica già avviate. Restano invece più gravi i fronti a Torre del Greco e Trecase, dove le fiamme si sono avvicinate a un’area abitata che ospita anche un’azienda pirotecnica. Il materiale esplosivo è stato trasferito in via precauzionale e il perimetro del rogo è stato isolato.

L'incendio sul Vesuvio in una foto scattata da Salerno

La Procura di Nola ha aperto un’inchiesta per accertare le origini degli incendi, con l’ipotesi di dolo. Una task force speciale dei Carabinieri sta raccogliendo elementi: un piromane è già stato arrestato nell’Avellinese, colto in flagranza dalle telecamere a Montemiletto.